Il ministro per gli affari esteri cita Pietro Nenni: “Credo che l’immobilismo giovi alla conservazione, che l’alimenti e se ne alimenti”. Di Maio parla anche di nuove basi poste per le amministrative del 2021.
Luigi Di Maio annuncia, di fatto, una nuova era per il Movimento 5 Stelle. Un nuovo percorso iniziato un paio di giorni fa, quando la piattaforma Rousseau ha consentito ai militanti di votare per un paio di aspetti fondamentali per il futuro del Movimento. In primis l’abolizione del doppio mandato per sindaci e consiglieri comunali, ma soprattutto la possibilità di allearsi alle elezioni con movimenti civici e altri partiti. Una votazione, che ha dato esito positivo in entrambi i casi, che di fatto porta il Movimento 5 Stelle a trasformarsi sempre di più in un partito.
Lo stesso Di Maio, in una lunga intervista rilasciata per La Stampa, rivendica questa evoluzione del Movimento pentastellato. Un cambiamento radicale che, secondo il ministro per gli affari esteri, porterà grandi benefici alla salute dei grillini. Anche in vista delle prossime tornate elettorali: “I nostri iscritti hanno chiaramente detto di volere evolvere facendo evolvere il Movimento – sostiene Di Maio – . In quasi 10 anni è cambiato il mondo ed è cambiata l’Italia. Non credo sia il momento di fare previsioni, ma è evidente che ora si possono porre le basi anche per le comunali del 2021. Si voterà a Milano, Roma, Torino, Bologna e Napoli e io spero che ci possa essere una intesa complessiva“.
Secondo l’ex reggente del Movimento 5 Stelle, “si è aperto un percorso per le elezioni amministrative, sulla base di un lavoro che stiamo portando avanti al governo centrale“. Viene dunque benedetto l’esito di questo doppio voto sulla piattaforma di Rousseau, almeno da parte del ministro. Il quale sostiene che è chiaro che, dopo un po’ di tempo, certe cose debbano cambiare. “Credo faccia parte della naturale evoluzione delle cose – dice – , dopo di che sono i territori che debbono essere ascoltati, le persone che ci mettono la faccia e che spendono energie“.
E nel dare forza al proprio ragionamento, Di Maio ha voluto scomodare una citazione famosa di Pietro Nenni. “Credo, come diceva Nenni, che l’immobilismo giovi alla conservazione, che l’alimenti e se ne alimenti“, dichiara il ministro per gli affari esteri. Il quale ritiene che l’attesa sia “corrosiva per una democrazia parlamentare, bisogna mostrarsi capaci di reagire, di maturare mentre anche gli scenari internazionali intorno a noi evolvono“. Di Maio ha voluto spiegare questo suo ragionamento, facendo capire che ci sono troppe situazioni, anche in ambito internazionale, che potrebbero influenzare anche la politica interna.
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“Penso alla guerra dei dazi – esordisce Di Maio nell’elencare gli scenari di cui sopra – , alle tensioni Washington-Pechino, alle nuove minacce, ibride e mutevoli nel mediterraneo e non solo, che inevitabilmente devono spingerci a un rafforzamento dell’Ue e delle sue istituzioni, salvaguardando i valori propri di ogni Stato“. Secondo l’ex reggente, tutti questi sono elementi che “una forza politica come la nostra, che nel 2018 ha raccolto 11milioni di consensi, ha il dovere di cogliere“.
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