Il legale della famiglia di Viviana Parisi, la Dj trovata morta, esclude l’ipotesi che il figlio della donna, Gioele, sia morto nell’incidente del 3 agosto.
“E’ credibile la tesi (di cui apprendo dalla stampa) del bambino morto ad esito dell’incidente iniziale? No.” Così Claudio Mondello, uno dei legali della famiglia di Viviana Parisi, la donna tragicamente scomparsa e poi ritrovata morta nelle campagne di Caronia, esclude la possibilità che il piccolo Gioele sia rimasto ucciso nell’incidente dello scorso 3 agosto. Dopo il sinistro, verificatosi nella galleria dell’autostrada Messina – Palermo, di Viviana e Gioele si erano perse le tracce. Gli inquirenti hanno avanzato diverse ipotesi sugli avvenimenti che hanno seguito quell’incidente e che hanno portato alla morte di Viviana e alla scomparsa di suo figlio. Per Claudio Mondello però una pista è certamente da depennare: quella che Gioele sia morto nell’incidente in auto.
Una pista da escludere
Il legale spiega di voler escludere la possibilità “per le seguenti ragioni: l’incidente occorso è di lieve entità; se fossero emerse tracce ematiche, dall’analisi della vettura sottoposta a sequestro, stante il clamore suscitato dalla vicenda lo avremmo già saputo. Inoltre Viviana era morbosamente legata al proprio figlio. Secondo una ricostruzione siffatta avrebbe preferito guadagnare la fuga piuttosto che (quantomeno) tentare di soccorrerlo”.
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In più, secondo Claudio Mondello, va considerato che, al momento dell’incidente, alcuni automobilisti si sono fermati per prestare soccorso. Tenendo conto di questo l’avvocato si chiede: “possiamo ritenere probabile che non si fossero accorti degli esiti di un incidente in danno del bambino?”. Poi conclude: “Questa ricostruzione (quantomeno allo stato delle emergenze) non mi convince affatto”. Il mistero legato alla tragica morte di Viviana Parisi e del suo bambino Gioele sembra ancora lontano da una soluzione.
