Prosegue la battaglia della mamma di Latina a cui il Tribunale dei Minori ha tolto la figlia per affidarla ad una casa famiglia.
Settimane all’addiaccio, su una piccola sedia ripiegabile o stesa su un lettino. Notte e giorno, di fronte al portone del Tribunale dei Minori in via dei Bresciani, a Roma. Sabrina Soster, la mamma di Latina a cui i giudici hanno sottratto la figlia Ylenia, è decisa a non mollare: anzi, vuole andare oltre. Pericolosamente oltre: «Sono qui da settimane, e da sabato sera alle 20 sono in sciopero della fame». La sua è una storia complicata: la figlia, che soffre di autismo, è stata affidata ad una casa famiglia per motivi che non sono – secondo lei – reali: «Ylenia mi è stata sottratta dal tribunale, sospensione della potestà genitoriale ad entrambi i genitori per disturbi oppositivi e aggressivi a scuola, ricondotti ad una presunta conflittualità genitoriale. Ma i disturbi di Ylenia dipendono dall’autismo, la conflittualità non c’entra, non esiste». Una vicenda molto complessa che Meteoweek sta seguendo: nel video la ricostruzione dei fatti fino all’ultima, drammatica decisione di Sabrina.
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