Nadia Toffa, vita di una ‘iena guerriera’ | Il messaggio di vita per la giornalista

La passione per il giornalismo, la caparbietà e la determinazione: Nadia Toffa ha vissuto una vita da ‘iena guerriera’.

La giornalista de ‘Le Iene’, Nadia Toffa scomparsa il 13 agosto 2019 – meteoweek

Non si è mai risparmiata, neanche quando ha scoperto della malattia ed ha cercato di conciliare lavoro e cure mediche: Nadia Toffa ha vissuto una vita da ‘iena guerriera’. Oggi, 13 agosto 2020, ad un anno esatto dalla sua scomparsa, ripercorriamo i messaggi senza filtri che ha lasciato della sua malattia.

Nadia Toffa: vita di una iena guerriera, dal programma fino alla malattia

Nadia Toffa, inviata e conduttrice de ‘Le Iene’ – meteoweek

Breve ma intensa e indimenticabile: questa la descrizione giusta per Nadia Toffa e la sua vita da ‘iena guerriera’, ripercorrendo un excursus che va dall’esordio in televisione, fino alla scoperta della malattia.

Nadia Toffa nasce a Brescia il 10 giugno 1979. In un’intervista a Vanity Fair raccontava un po’ di sé: “A 16-17 anni andavo in strada, giocavo sempre con i maschi. Ero ‘zero trucco, zero tacchi. I primi li ho indossati dopo i 20 anni, ero un maschiaccio”, spiega.

L’esordio, da giovanissima, nella trasmissione ‘Dolceamaro’ su Telesanto ed altre emittenti locali, nel 2009 le si apre la grande opportunità di vita: la trasmissione de ‘Le Iene’.

Il programma di Canale 5 è stato per Nadia Toffa un sogno che si è realizzato, per questo subito ha lavorato, in full immersion e senza paura, nelle inchieste più rischiose. Nel 2015 le viene affidato un programma tutto suo, il talk show Open Space e l’anno successivo diventa anche conduttrice del programma Le Iene.

Tutto procedeva per il meglio, nella sua carriera, fino al 2 dicembre 2017, una data diventata memorabile nella vita della giornalista che, a seguito di un malore avuto mentre preparava un servizio giornalistico a Trieste ha scoperto di avere un cancro al cervello.

E’ stata necessaria una pausa dal lavoro per dedicarsi alle cure.

A fine 2018 ha pubblicato un libro sulla sua malattia, ‘Fiorire d’inverno’, e nel febbraio del 2019, su Instagram, ha annunciato di aver scritto una canzone dal titolo ‘Diamante briciola’.

 

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Ecco qui Ragazzi, in questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il #cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità. A come riuscire a fiorire d’inverno cioè nel periodo più difficile dell’anno. La stagione più fredda quando tutti dormono, non vivono. Stanno chiusi. Aspettano. E come invece abbia scoperto che questo sia diventato il momento più speciale e unico. Una creatura, questo libro, nata nel periodo più difficile della mia vita eppure vi inonderà di gioia. Lo troverete pieno d’amore. “FIORIRE D’INVERNO.perché non ho mai sospeso la vita per la malattia, per il cancro e nessuno dovrebbe farlo. Ecco come ci sono riuscita io. ?? E se ci sono riuscita IO……CI può riuscire chiunque. Infatti sorrido ogni giorno di più alla vita. Strano eh?! Inaspettato direi. Aspetto di sapere cosa ne pensate della storia mia vita, raccontata in questo libro in cui c’è tutta la mia intimita’ in cui vi apro il mio cuore ❤️ un abbraccio fortissimo dalla vostra N. #buonagiornataatutti #fiorireD’Inverno #inno AllaVita #nonSospendiamo la vita per colpa del #Cancro non diamogliela vinta ?? #sorridere sempre perché noi siamo più forti. #trasformare il#cancro in un dono è possibile #???? ?? Sono stata messa alla prova con la sfida più difficile della mia vita. Non si sa chi vincerà. Vivendo lo scoprirò controllo dopo controllo tra qualche anno. Chi ha il cancro sa di cosa parlo. ?? Aspetto di sapere cosa ne pensate della storia mia vita in un libro in cui c’è tutta. non sospendiamo la vita per colpa del Cancro. non diamogliela vinta ?? dobbiamo sorridere sempre #buonagiornataatutti

Un post condiviso da nadia toffa (@nadiatoffa) in data: 22 Set 2018 alle ore 12:15 PDT

I messaggi di speranza di Nadia Toffa: dalla malattia fino alla scomparsa

Nadia Toffa – meteoweek

E’ ancora vivo il ricordo del suo primo annuncio della malattia nella trasmissione de ‘Le Iene’: “Ho avuto un cancro. In questi due mesi mi sono curata, ho fatto la chemioterapia e la radioterapia dopo l’operazione. Mi hanno tolto il cento per cento di quel cancro, ma ho fatto le terapie preventive perché poteva essere rimasta una cellula malata”.

Era apparsa a ‘Le Iene’ e, commossa ma determinata, aveva deciso di raccontare la sua battaglia contro il cancro: “Non ci si deve vergognare, non mi devo vergognare neppure di questa parrucca che indosso. Ci sono stati momenti difficili, quando c è la prima ciocca di capelli che ti rimane in mano è un momento forte. Mi è venuta in mente Gabriella, la bambina di Taranto che raccontava a Le Iene il suo tumore, quando perdeva i capelli”.

Chiunque combatteva contro il cancro, per Nadia Toffa, era un ‘figo pazzesco’: “Vi chiedo normalità continuate a prendermi in giro. Se mi incontrate per strada comportatevi come prima, ditemi le stesse cose che mi dicevate prima. Non trattateci da persone malate, siamo dei guerrieri. Chi combatte contro il cancro è un figo pazzesco” diceva.

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Dopo un primo step in cui sembrava fuori pericolo, però, il tumore si ripresenta e questa volta con più aggressività. Nadia Toffa, consapevole di quale sarebbe stato l’epilogo, continuava a lanciare messaggi di speranza: “Non è importante quanto tempo si vive ma come si vive” dando valore all’intensità delle emozioni.

Fino al 13 agosto del 2019 dove Nadia Toffa è morta, lasciando un vuoto incolmabile in tutti.

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