Nadia Toffa fece della sua malattia un “inno alla vita” che celebrò attraverso il suo primo libro, “Fiorire d’inverno”. Ricordiamo come le sue parole, all’epoca, divisero i fan.
Oggi, 13 agosto, si celebra il primo anniversario della morte di Nadia Toffa, la Iena guerriera, scomparsa a soli quarant’anni a causa di una grave malattia. Nadia Toffa si sentì male, per la prima volta, alla fine del 2017 e, in quell’occasione, scoprì di avere un cancro molto aggressivo.
La giornalista del Le Iene si sottopose a interventi e cure immediate che, in un primo tempo, riuscirono a sconfiggere il male. Nadia Toffa non perse mai il sorriso nella sua lotta contro la malattia e fece della sua battaglia un vero e proprio “inno alla vita”. Tanto che, la giornalista decise di celebrare il cancro come “un’opportunità” attraverso un libro che, all’epoca, divise i fan.
Nadia Toffa presentò il suo libro, “Fiorire d’inverno”, edito da Mondadori, con un lungo post su Instagram pubblicato nel settembre 2018. Le sue parole, in quel momento, non furono comprese da tutti e divisero i suoi follower. “Ecco qui Ragazzi, in questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il cancro, in un dono, un’occasione, una opportunità,” ha esordito Nadia Toffa.
“A come riuscire a fiorire d’inverno cioè nel periodo più difficile dell’anno. La stagione più fredda quando tutti dormono, non vivono. Stanno chiusi. Aspettano. E come invece abbia scoperto che questo sia diventato il momento più speciale e unico.
Una creatura, questo libro, nata nel periodo più difficile della mia vita eppure vi inonderà di gioia. Lo troverete pieno d’amore. “FIORIRE D’INVERNO” perché non ho mai sospeso la vita per la malattia, per il cancro e nessuno dovrebbe farlo. Ecco come ci sono riuscita io. E se ci sono riuscita IO… Ci può riuscire chiunque. Infatti sorrido ogni giorno di più alla vita”.
Non tutti compresero cosa intendesse Nadia Toffa parlando del cancro come un “dono”. Ma la Iena guerriera non si è lasciata intimorire dalle critiche e ha continuato il suo percorso con perseveranza e ottimismo.
Anche quando, dopo la prima guarigione, Nadia Toffa venne a sapere della recidiva che l’aveva colpita, non perse l’entusiasmo che la caratterizzava. La giornalista continuò a lavorare il più possibile e a promuovere molte iniziative, senza mai smettere di credere che ciò che le era accaduto le aveva permesso di scoprire nuovi lati di se stessa.
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