Marche, Veneto e Romagna sono le regioni italiane con i mari più puliti. Legambiente con la sua Goletta Verde segnala un tratto di litorale inquinato ogni 84 chilometri.
I mari più inquinati del nostro Paese si trovano al Sud. Almeno questo è quanto emerge dall’ormai abituale appuntamento annuale con Goletta Verde e Goletta Laghi. Gli esperti di Legambiente hanno stilato il loro rapporto, dopo aver ottenuto campioni dalle acque delle coste italiane. La base è sempre la stessa: si misura la presenza di escherichia coli per 100 millilitri di acqua prelevata. E il risultato dell’inchiesta condotta quest’anno ha portato risultati nuovi e un po’ a sorpresa, soprattutto per quanto riguarda gli specchi d’acqua “puniti” da Legambiente.
In particolare si legge che il 34% dei mari italiani è toccato dal problema dell’inquinamento. Soprattutto per quanto riguarda le regioni meridionali, che nelle settimane di maggiore concentrazione di turisti si assiste a problemi legati agli impianti di depurazione. Vengono liberati nei mari, infatti, grandi quantità di batteri intestinali che sono dannosi per la salute degli specchi d’acqua. E allora ne emerge che dall’indagine di Goletta Verde almeno un tratto di litorale ogni 84 chlometri è coinvolto dal problema dell’inquinamento.
E così, sui 259 tratti di mare presi in considerazione dall’indagine di Legambiente, sono 69 quelli messi peggio. 26 di questi sono stati giudicati inquinati, mentre gli altri 63 sono considerati fortemente inquinati. Le rilevazioni sono state effettuate da Legambiente nel periodo che va dal 24 giugno al 5 agosto scorsi. E come abbiamo detto, sono le regioni meridionali a pagare il dazio più caro. In particolare sono la Sicilia e la Calabria a “vantare” i mari più inquinati, insieme al Lazio. La media più alta di microrganismi nocivi si ha nell’isola, con il 58% di presenza.
Le località balneari che devono indossare la maglia nera sono Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) e Aci Castello (Catania). Più in generale sono dieci i tratti di mare siciliani considerati inquinati. Ma anche il Lazio, come detto, la paga cara. In particolare località come Fregene, Nettuno e San Felice Circeo, tutti litorali in prossimità di foci di torrenti. Per quanto riguarda la Calabria, invece, la soglia di coste inquinate supera di poco il 50%. Sono ritenuti molti inquinati alcuni punti a largo di Soverato, Isola Capo Rizzuto e Briatico.
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Ma andiamo a vedere invece le regioni che vantano la percentuale più bassa di mari inquinati. Si tratta di Marche, Veneto ed Emilia Romagna. Ovviamente, nell’ultimo di questi tre casi, è la costa romagnola a spingere in positivo il dato. Le località che hanno ottenuto la vetta della classifica di Goletta verde sono San Benedetto del Tronto, Civitanova Marche, Caorle e Jesolo. Ma non sono solo i mari ad attrarre l’interesse di Legambiente. Si è parlato anche di laghi, che secondo gli esperti sarebbero invasi dalle microplastiche, con percentuali di presenza nell’acqua a dir poco allarmanti.