Il Vangelo di oggi ci illumina sull’importanza della parola, anche di una sola parola: può cambiare le nostre sorti. Come Dio creò tutto per volontà, parola e amore, se questi tre elementi sono ben presenti nelle nostre parole e preghiere, potremo rendere la nostra vita un capolavoro.
S. Giovanna Francesca de Chantal
19.a del Tempo Ordinario
Più alta dei cieli è la gloria del Signore
Ez 9,1-7; 10,18-22; Sal 112; Mt 18,15-20
Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 18,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Parola del Signore.
Gesù in questo Vangelo ci indica l’importanza della parola, della parola data e di quella rivolta. Se qualcuno sbaglia, ci indica come prima parlarne direttamente a lui, e non con altri alle sue spalle. Poi, se non avrà ascoltato e farà di nuovo lo stesso, davanti a uno, poi due testimoni, poi a tutta la “comunità”, cioè il gruppo di appartenenza, che può essere ad esempio la famiglia o il contesto lavorativo. Se quella persona ascolterà, la potrai considerare di nuovo amica. Se dopo tutto questo continuerà imperterrita a comportarsi ugualmente, sarai esentato dal correggerla.
Quante volte avviene il contrario, e prima sparliamo con tutti e poi, se va bene, parliamo del fatto col diretto interessato? Gesù ci dice che la parola ha un valore, perché può creare legami o spezzarli. Una parola può ferire, turbare una persona o rovinare un rapporto.
Inoltre, una parola detta con il cuore a Dio, chiedendo insieme ad un’altra persona, può ottenere molto: Dio ascolta ed esaudisce le nostre preghiere fatte con fede, magari insieme. Inoltre, come in un matrimonio, dove gli sposi si uniscono dichiarando in nome di Gesù il loro “sì”, quella parola ha un valore sacro, che durerà agli occhi di Dio per tutta la vita.
Dio creò tutto con la sua Parola, per volontà e amore. Egli disse e il mondo fu. La sua parola creatrice è volontà Sua e potenza di essere, e quindi è. Se noi avessimo fede in Lui e fondassimo le nostre preghiere sulla Sua azione e la nostra vita sulla Sua parola, sicuramente si avvererebbe ciò che diceva Papa Giovanni Paolo II quando chiedeva: “Prendete in mano le vostre vite e fatene un capolavoro!”.
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