I candidati ai concorsi per un posto a scuola sono più di un milione. Di questi, oltre 750mila si presenteranno per entrare nelle graduatorie provinciali per le supplenze. Oggi è l’ultimo giorno per presentare la candidatura.
Possiamo parlare tranquillamente di una carica del milione. Tanto, o forse qualcosa in più, sono i candidati per i concorsi che alla fine daranno i posti come docenti, professori o maestri nelle scuole italiane. I nuovi termini proposti dal ministro dell’istruzione Azzolina hanno dato i loro effetti, se non altro sul piano del numero di candidature. Se consideriamo le varie sezioni dei concorsi in programma, infatti, si contano oltre un milione e 250mila candidati. Un numero davvero gigantesco, se consideriamo quanto sono i posti che ci si giocherà con i test.
Tra la scuola d’infanzia e la primaria, la secondaria di I e II grado e i precari con almeno 3 anni di servizio, il ministero metterà a disposizione oltre 77mila posti. Di fatto, un candidato su 17 riuscirà a vincere i concorsi in programma nelle prossime settimane, ottenendo così il posto. E ricordiamo che la giornata odierna potrebbe far ritoccare ancora di più questo dato. Proprio oggi, infatti, scadranno i termini per la selezione straordinaria riservata ai precari con 3 anni di servizio. Stando all’ultimo aggiornamento, avvenuto quattro giorni fa, i candidati erano 50mila.
E una prima crescita la si può vedere attraverso la relazione della Corte dei Conti sul lavoro pubblico. Crescerà in maniera massiccia il numero di lavoratori nella pubblica amministrazione, alla quale si aggregheranno gli oltre 77mila nuovi professori. A loro si aggiungeranno anche oltre 11mila nuovi componenti del personale Ata nelle scuole del nostro Paese. Le assunzioni che verranno fuori dai risultati dei concorsi saranno a tempo indeterminato, per riempire i vuoti di organico. Il 50% di loro deriveranno dalle graduatorie per i vecchi concorsi, mentre l’altra metà arriverà dalle Gae a esaurimento.
Ma la situazione non è semplice, in particolare al Nord, dove entrambe le graduatorie sono quasi vuote. Per questo motivo il ministero sarà costretto a ricorrere alle “fast call”, proposte dalla Azzolina per eventuali trasferimenti di professori da altre regioni. Nel caso in cui questa opzione non dovesse andare a buon fine, ci sarà una vera e propria giostra delle chiamate. In particolare con le supplenze, che verranno assegnate a vincitori e idonei dei vecchi concorsi. Dopodichè entreranno in gioco i componenti delle Gae, e infine le nuove Gps digitalizzate.
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Ma veniamo ai dati territoriali e anagrafici dei concorsi che prenderanno vita a breve. Le regioni che per il momento vedono il maggior numero di candidature sono la Campania e la Sicilia, sia per la scuola d’infanzia e primaria che per la secondaria di I e II grado. Arrivano candidature anche dall’estero, circa 800 tra le due posizioni. Per quanto riguarda l’età media, nel caso della scuola d’infanzia e primaria sono gli over 40 ad aver presentato più candidature. Per quanto riguarda la scuola secondaria, invece, il maggior numero di candidati ha un’età che oscilla tra i 31 e i 40 anni.
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