Al concerto di Fred De Palma, nella nota discoteca, c’erano troppe persone ma anche nessun controllo. E il sindaco di Gallipoli si giustifica: “Ci stiamo provando a controllare tutti”.
Si continua a discutere della mancanza di disciplina e di rispetto delle regole in alcuni locali del nostro Paese. In particolare sono le discoteche all’aperto, quelle in cui si fa fatica a tenere a bada migliaia di giovani in cerca di divertimento. Questa volta, il nostro viaggio nei regni della violazione delle regole anti-Covid fa tappa in Puglia, a Gallipoli. Da sempre considerata una delle mete più ambite tra i ragazzi durante la calda stagione estiva. E anche quest’anno, nonostante ci siano delle regole da rispettare, sono migliaia i turisti che stanno affollando la località pugliese.
La discoteca Praja di Gallipoli, durante il weekend, ha ospitato anche un evento molto atteso tra i giovani. Il rapper Fred De Palma, uno dei protagonisti dell’estate con le sue hit, ha deciso di chiamare a raccolta i suoi fan per un concerto sulla spiaggia. E al suo invito hanno risposto centinaia di persone, in uno spazio che non avrebbe potuto contenere così tanta gente. La serata, svoltasi sabato scorso, è stata di fatto un covo di violazioni delle norme anti-Covid. Tanto che non sono mancate le discussioni, sia a Gallipoli che nel resto del Paese, per il mancato rispetto delle regole.
Ma il concerto di Fred De Palma non sarà l’unico evento da “bollino rosso” in quel di Gallipoli. Il calendario degli appuntamenti, alla Praja e nelle altre discoteche all’aperto della località pugliese, è davvero molto fitto. Per questo motivo il livello di guardia dovrà essere molto alto per evitare che scoppino dei veri e proprio focolai. Va bene divertirsi, va bene mettersi alle spalle una primavera difficile all’insegna del “restiamo a casa“. Ma è anche necessario far sì che vengano applicate le norme del Governo, per evitare che a quella primavera difficile si torni come d’incanto.
In ogni caso, il sindaco di Gallipoli non intende colpevolizzarsi. Stefano Minerva, tra le altre cose, avrebbe dovuto investire i fondi regionali per rafforzare i controlli nelle spiagge e nei locali all’aperto. Ma ancora non è stato fatto. “A breve lo faremo – annuncia il primo cittadino della località pugliese – . Quando in un paese di 20mila abitanti si riversano 80-100mila turisti non è facile controllare tutto, ci stiamo provando ma non è semplice“. Ma questa situazione rischia di fare da ago della bilancia per tutta la regione, dove l’equilibrio è molto sottile.
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E lo sa bene anche Michele Emiliano, per il quale il mandato da governatore della Puglia scadrà tra qualche settimana. A breve si andrà alle elezioni, l’esponente del Partito Democratico sta mettendo a disposizione ogni mezzo per evitare qualsiasi nuovo focolaio. E dopo quanto è accaduto nel weekend a Gallipoli annuncia nuovi provvedimenti contro gli affollamenti nei luoghi di intrattenimento. “Ci stiamo già provando – ha dichiarato Emiliano – . La polizia locale ogni giorno è impegnata nei controlli nelle aree più a rischio, ma capirà bene che controllare tutto è impossibile“.