Il timore in Italia è che i nuovi contagi siano legati agli ingressi dai Paesi a rischio. Nel centro-Nord gli arrivi e i rientri dalla Croazia hanno portato nuovi casi. Ma anche Spagna e Francia non ci lasciano tranquilli.
In Italia sono tornati a crescere i dati relativi alla curva epidemiologica. Il Coronavirus è tornato a circolare in maniera più corposa, soprattutto negli ultimi giorni con un’intera settimana in cui i nuovi casi sono stati almeno 250 nel nostro Paese. Bisogna comunque sottolineare che non sono tantissimi i casi “autoctoni”, ovvero quelli nati ed esplosi senza che venissero registrati spostamenti dei soggetti infetti. Si tratta di fatto di nuovi casi legati soprattutto ad arrivi e a rientri nei collegamenti con i cosiddetti Paesi a rischio.
Per questo motivo, i timori che circolano in Italia in merito alla circolazione del Coronavirus è che il nostro Paese sia circondato. In altre nazioni europee, infatti, i dati sulla curva del contagio stanno peggiorando ancora una volta. Non si tratta di una situazione grave come quella che abbiamo vissuto in primavera, ma bisogna comunque tenere un livello di guardia alto. E quando facciamo riferimento agli arrivi in Italia, non parliamo solamente dei centinaia di migranti che hanno raggiunto le coste meridionali della Sicilia, sbarcando a Lampedusa e Porto Empedocle.
Ma si tratta anche di casi arrivati in altre parti del nostro Paese, scatenando dei nuovi focolai. L’ultimo di questi appartiene al Veneto, dove trenta ragazzi sono finiti in quarantena dopo aver festeggiato la maturità sull’isola croata di Pag. Due di loro sono risultati positivi al ritorno in Italia, per questo motivo è scattata la massima misura di sicurezza. Ma la situazione dell’emergenza Coronavirus sta peggiorando anche in altre nazioni europee. Come la Spagna e la Francia, ma anche più a nord, come si è visto in Belgio e in Lussemburgo.
Tornando ai casi di casa nostra, abbiamo visto anche in Friuli Venezia Giulia la presenza di nuovi positivi. La maggior parte di loro sono persone “importate” dai confini terrestri a est della regione. I Paesi balcanici sono quelli che fanno più paura, vista anche la proporzione dei nuovi positivi. In Kosovo e in Serbia sono circa 66 ogni 100mila abitanti, in Bosnia 130 e in Montenegro addirittura 166. Ma anche le altre nazioni del centro-est europeo, come Bulgaria e Romania, sono considerate a rischio, al punto tale che l’Italia mantiene le precauzioni in tal senso.
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Dunque l’Italia si ritrova circondata da rischi di nuovi casi di contagio. Perchè anche in altri Paesi la situazione è tutt’altro che serena e rassicurante. Basti guardare in Belgio, una delle nazioni con l’indice di letalità più alto in Europa, in cui sono in atto rivolte contro gli agenti che vigilano su spiagge e locali pubblici. E poi c’è la Francia, dove sabato sera si è svolto un rave party con oltre 10mila partecipanti nel Parco nazionale della Cevenne. Infine andiamo in Spagna, in particolare a Tenerife, dove la Guardia Civil nazionale ha sgomberato circa 60 persone accampate per propiziare l’immunità di gregge.