Si apre una serie di interrogativi dopo la notizia della morte di Viviana Parisi. Dopo l’incidente nesuno ha più visto il figlio, che era con lei in macchina. Dubbi anche sulla distanza da casa e sui 20 minuti dopo essere uscita.
La notizia è una di quelle che si potevano prevedere, anche se ora vengono a galla tutti i lati oscuri su una vicenda ancora assurda. Viviana Parisi è stata dichiarata morta ieri sera, dopo il riconoscimento di un cadavere che si trovava nei pressi in cui era stata vista per l’ultima volta. Cioè vicino all’autostrada Messina-Palermo, vicino allo svincolo di Caronia. Qui era stata protagonista di un incidente a bordo della sua auto, ma ben presto si sarebbe allontanata da quel punto. Quasi una settimana di ricerche e di appelli da parte del marito Daniele. Poi la notizia tanto temuta, ma non inaspettata.
Viviana Parisi era di fatto irreperibile fin dal momento successivo all’incidente, ovvero quando ha iniziato ad allontanarsi. La nota dj siciliana non aveva più con sè il suo smartphone. A fare specie è soprattutto il fatto che nessuno, nonostante il suddetto incidente, si sia accorta di una donna che si stava allontanando. E ora che la sua vita è stata dichiarata conclusa, dopo che è stato trovato al dito l’anello con l’incisione del suo nome e quello del marito, emergono i dubbi. Soprattutto per una serie di aspetti ancora da chiarire.
In primis quello relativo a Gioele, il bimbo nato dalla relazione tra Viviana Parisi e Daniele Mondello. Il bambino, almeno in un primo momento, avrebbe dovuto essere con la mamma, anche se finora non si hanno notizie di lui. Nessuno ha visto un bimbo nei pressi del luogo dell’incidente avvenuto nei pressi dello svincolo di Caronia. E soprattutto, nell’intervista rilasciata per l’edizione di ieri de La Stampa, il magistrato che sta coordinando le indagini ha detto che, in base alle prime testimonianze, Viviana era da sola. Quindi nessuno ha mai visto Gioele, che però non si trova.
Un altro passaggio ancora da chiarire, riguarda la presenza di Viviana Parisi (e forse di Gioele) nei pressi di Caronia. Almeno in un primo momento la donna, che risiedeva a Venetico, avrebbe dovuto dirigersi a Milazzo. Il motivo ufficiale era la rotta verso un centro commerciale, per acquistare un paio di scarpe nuove a Gioele. Tuttavia, una volta giunta allo svincolo autostradale di Milazzo, la sua auto per qualche misterioso motivo è andata in direzione opposta. Viviana si è immessa in direzione Palermo, transitando da Sant’Agata di Militello.
Dunque Viviana Parisi, dopo aver effettuato i circa 20 chilometri che separavano casa sua da Milazzo, ha proseguito per ulteriori 78 e mezzo. E non contenta, ne avrebbe fatti un’altra ventina per arrivare dalle parti dello svincolo incriminato, quello di Caronia. Qui è avvenuto l’incidente dal quale è nato il caso: la sparizione, le ricerche, l’impossibilità di rintracciare la donna e infine il rinvenimento del cadavere. Un allontanamento eccessivo da casa, sul quale gli inquirenti stanno provando a far luce. Ma non basta.
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Come abbiamo avuto modo di leggere in questi giorni, il procuratore di Patti Angelo Cavallo ha parlato di un buco. Venti minuti durante i quali è stato impossibile riuscire a ricostruire una parte del transito della vettura guidata da Viviana Parisi. E al cui interno avrebe dovuto esserci anche il figlio. Già, quel Gioele del quale si sono perse le tracce ormai da una settimana. Il padre, rimasto vedovo della propria moglie, si chiede il perchè di tutto questo ma anche dove sia il frutto dell’amore con Viviana. Una donna fragile ma piena di amore, che ha deciso (forse) di farla finita.