Beirut, dopo l’esplosione la rivolta: morto un poliziotto

Situazione sempre più tesa e difficile in Libano: mentre ancora si stanno contando le vittime dell’esplosione, esplode la rabbia della popolazione.

Un agente di polizia morto, almeno altri 70 poliziotti feriti, circa venti arresti: è questo al momento il bilancio degli scontri esplosi ieri a Beirut. La Direzione Generale delle Forze
di Sicurezza Interna del Libano, citata dalla tv libanese Lbci,
ha confermato l’uccisione di un agente di polizia, i feriti e gli arresti nel corso degli incidenti scoppiati durante le manifestazioni di protesta di ieri pomeriggio.

Ci sono anche feriti tra i civili ed i manifestanti: sempre secondo i dati diffusi dalle autorità libiche e poi diffusi dai media, il bilancio è di almeno 728 persone che hanno dovuto ricorrere all’intervento dei sanitari. Nel corso dei riots sono stati presi d’assalto alcuni palazzi del potere: centinaia di manifestanti sono riusciti ad entrare nel ministero degli Esteri, che poi è stato liberato dall’esercito. La protesta della popolazione si è innescata in seguito all’esplosione che ha causato oltre 150 morti, oltre 6mila feriti e centinaia di migliaia di senza tetto: i libanesi accusano la politica di essere responsabile della tragedia. Il Libano è da mesi immerso in una grave crisi economica, aggravata dall’imperversare della pandemia di Covid 19.

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