Secondo i numeri dell’Osservatorio del Milken Institute di Pasadena, sono almeno 202 i potenziali antidoti attualmente in fase di sviluppo in tutto il mondo, 24 dei quali sono stati avviati a sperimentazione clinica.
Con l’avvio della fase 3 dei test del candidato antidoto sviluppato dalla tedesca Biontech in collaborazione con Pfizer, è stata raggiunta una quota di sei vaccini arrivati alla fase finale di sperimentazione clinica sull’uomo. Secondo i numeri dell’Osservatorio del Milken Institute di Pasadena, sono almeno 202 i potenziali antidoti attualmente in fase di sviluppo in tutto il mondo, 24 dei quali sono stati avviati a sperimentazione clinica. Tra questi c’è anche un antidoto italiano, da poco in sperimentazione presso l’Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Nella prima fase dei test sull’uomo, il candidato vaccino italiano messo a punto dalla ReiThera di Castel Romano verrà somministrato a 45 volontari di Roma, Piacenza, Verona e Cremona. Il via alla sperimentazione è stato annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione della sua audizione al Senato la scorsa settimana. “C’è un vaccino tutto italiano, messo in campo da un’azienda del Lazio che ha iniziato la fase di sperimentazione sull’uomo all’Istituto Spallanzani di Roma e al Policlinico Rossi di Verona. È un orgoglio di poter annoverare un vaccino esclusivamente nostro”: queste le parole di Speranza. “La nostra nazione ha sottoscritto tra le prime un’alleanza con Francia, Germania e Olanda e sta rappresentando il motore dell’iniziativa della Commissione Europea per ottenere il prima possibile il presidio sanitario. Inoltre, abbiamo sottoscritto un primo accordo importante che ci consentirà di avere le prime dosi entro la fine del 2020. Si tratta di un vaccino elaborato all’Università di Oxford ma con una parte italiana, perché il vettore virale è stato realizzato da un’azienda di Pomezia. La rivista Lancet ha riportato uno studio sulla fase 1 e 2 e dice che i risultati sono molto incoraggianti. La fase 3 è stata spostata in Brasile e Sudafrica dove la curva dei contagi è ancora alta e speriamo che arrivino notizie positive”: ha aggiunto il ministro della Salute.
Per quanto riguarda, invece, gli altri Paesi in corsa per un vaccino contro il coronavirus, oltre ai Paesi del G8, sono molti altri gli Stati del mondo che stanno mettendo a punto un proprio. Cina, India, Russia, Indonesia e anche diversi Paesi africani, tra cui la Nigeria, hanno già avviato sperimentazioni di propri farmaci. L’Israele, per esempio, come ha dichiarato il ministro della Difesa, Benny Gantz, avvierà i test di un suo candidato vaccino già ad ottobre. “Dobbiamo iniziare i test sugli umani dopo le vacanze di Tishrei”: ha dichiarato Benny Gantz.