Il Vangelo di oggi ci illumina sul concetto di fede: ne basta poca per spostare le montagne, ma è così difficile averne anche un granello!
LITURGIA DELLA PAROLA – Sabato 8 Agosto 2020
S. Domenico Guzman (m); B. Maria Margherita Caiani
18.a del Tempo Ordinario
Tu non abbandoni chi ti cerca, Signore
Ab 1,12-2,4; Sal 9; Mt 17,14-20
PRIMA LETTURA
Il giusto vivrà per la sua fede
Dal libro del profeta Abacuc 1,12-2, 4
Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo! Signore, tu lo hai scelto per far giustizia, l’hai reso forte, o Roccia, per punire. Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l’oppressione, perché, vedendo i perfidi, taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui? Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come animali che strisciano e non hanno padrone. Egli li prende tutti all’amo, li pesca a strascico, li raccoglie nella rete, e contento ne gode. Perciò offre sacrifici alle sue sciàbiche e brucia incenso alle sue reti, perché, grazie a loro, la sua parte è abbondante e il suo cibo succulento. Continuerà dunque a sguainare la spada e a massacrare le nazioni senza pietà? Mi metterò di sentinella, in piedi sulla fortezza, a spiare, per vedere che cosa mi dirà, che cosa risponderà ai miei lamenti. Il Signore rispose e mi disse: «Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette, perché la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine, parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila, perché certo verrà e non tarderà. Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 9)
R. Tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.
Il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine. R.
Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,
un rifugio nei momenti di angoscia.
Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore. R.
Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
narrate le sue imprese tra i popoli,
perché egli chiede conto del sangue versato,
se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri. R.
IL VANGELO DEL GIORNO – SABATO 8 AGOSTO 2020
Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile.
+ Dal Vangelo secondo Matteo 17,14-20
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».
Parola del Signore.
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COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
In questo passo del Vangelo Gesù ci parla della fede. Sostiene che se anche uno avesse una fede pari ad un granello si senape potrebbe fare cose grandi e miracolose. Questo è significativo del fatto che probabilmente sono pochi coloro che hanno davvero fede, perfino tra i suoi apostoli e discepoli. Ma cos’è la fede? Fede è fiducia in Dio, nella vita e anche in noi stessi, oggetti del suo amore. Un amore paterno, in virtù del quale Egli fa tutto per i propri figli, ma non li esenta dalle prove, necessarie per crescere.
Questo povero padre presentato nel Vangelo, che è venuto a supplicare Gesù per il figlio oppresso dal maligno, si è prima rivolto ai suoi discepoli, i quali non sono riusciti, per mancanza di fede, a guarirlo e liberarlo. Per questo Gesù esclama con rammarico “O generazioni incredula!”: per via della poca fede di coloro che, pur essendo sempre stati con lui e avendo assistendo ai suoi miracoli, quando si trovano di fronte ad un male inspiegabile, lasciano venir meno la propria fede. Eppure, ci dice Gesù, essa può far spostare le montagne, donare pazienza nei problemi più grandi e vederli risolti per opera divina!
A prescindere dal credo che ognuno ha, avere un atteggiamento di fiducia nella vita è un po’ come credere nella Provvidenza di Dio.
Dice la filosofa, mistica e scrittrice francese Simone Weil: “Chi tra la verità e il Cristo sceglie la verità, torva il Cristo”. Ognuno spera o crede in qualcosa. Secondo la fede cristiana, chiunque cerchi la verità, troverà in qualche modo la presenza di Dio. Un Dio che, se gli si lascerà un piccolo varco nel cuore, grande quanto un granello di senape, farà grandi cose in noi e per noi.