Albano Carrisi la piaga sulla scomparsa di Ylenia : “L’aveva fatto sotto stupefacenti”

Albano Carrisi in questi anni ha sempre cercato di non parlare della figlia Ylenia, quasi un modo per continuare a proteggere la figlia scomparsa del 1994. Una piaga che per il cantante non si è mai chiusa davvero nonostante siano passati oltre vent’anni.

La primogenita di Albano e Romina nel 1993 aveva deciso di recarsi a New Orleans, città dalla quale era rimasta affascinata e dalla quale voleva trarre l’ispirazione perfetta per scrivere un libro sugli artisti di strada.

Il viaggio oltre oceano, per certi versi, si è trasformato in un countdown verso uno degli eventi più tragici della sua vita e quella della famiglia.

Albano Carrisi contro la droga

Durante le tante interviste che Albano ha rilasciato in questi anni ha sempre avuto modo di spiegare quanto fosse contrario all’uso di droghe, comprese quelle leggere. Eppure, il cantante di Cellino San Marco ha parlato della droga come uno spettro che avrebbe travolto il suo matrimonio e che avrebbe intaccato anche la vita di Ylenia.

La scomparsa della donna, ancora oggi, è un rebus che nessuno sembra essere in grado di risolvere ma, per quanto Albano darebbe la qualsiasi cosa per abbracciare ancora una volta l’amata figlia, il cantante è sempre stato certo di ciò che possa esser successo a Ylenia. La sua primogenita, purtroppo, non c’è più.

“Sotto l’effetto di stupefacenti”

Albano Carrisi ha sempre lasciato intendere che la ferita per la scomparsa di Ylenia non si è mai rimarginata, ma ha semplicemente imparato a convivere con questo tipo di dolore che ha lacerato la sua anima.

Quella notte di gennaio però Ylenia, secondo Albano, è andata in contro alla morte un’ipotesi che si è ramificata nel cuore del cantante già in passato come lui stesso aveva dichiarato.

Non a caso, secondo quanto reso noto in passato anche da Repubblica, ecco che Albano parlando della figlia aveva dichiarato: “Già una volta, sotto l’effetto di stupefacenti, era entrata nel Mississippi, rischiando la vita. Ho nutrito per anni la speranza, ma oggi so che se n’è andata tra le acque di quel fiume”