Robert Baer, agente con una lunga esperienza in Medio Oriente, ritiene che a esplodere a Beirut non è stato materiale fertilizzante. Baer sostiene che ci fossero munizioni militari e cariche esplosive nell’hangar saltato per aria.
Le immagini che sono arrivate ieri da Beirut hanno lasciato il mondo senza parole. Una violenta esplosione in un hangar presente nella zona portuale della capitale del Libano, che ha già provocato centinaia di morti. Sono migliaia le persone che hanno riportato ferite, mentre proseguono le ricerche degli uomini e delle donne che risultano ancora dispersi. Ma mentre le ricerche continuano, di pari passo con le indagini per stabilire le responsabilità di questa esplosione, vengono fuori nuove ipotesi su ciò che ha potuto scatenare l’inferno in quel di Beirut.
E al coro di tesi venute fuori in queste ore, si aggiunge una voce senza dubbio autorevole. È quella di Robert Baer, un ex agente della Cia che negli anni di servizio ha operato soprattutto in Medio Oriente. Baer ha rilasciato alcune dichiarazioni riprese dalla Cnn, nelle quali si legge il sospetto sul materiale che ha provocato l’esplosione dell’hangar della zona portuale di Beirut. Secondo l’ex agente non ci sarebbe solo il nitrato di ammonio tra i principali responsabili di questa deflagrazione. Tanto da valutare l’ipotesi che ci fossero anche materiali esplosivi nel locale saltato per aria.
Le parole pronunciate da Robert Baer sembrano inequivocabili. Anche perchè l’ex agente della Cia si è servito delle immagini dell’esplosione per dare un ulteriore valore alla sua ipotesi. Fino ad arrivare a quella che sembra suonare come una vera e propria sentenza. “Era chiaramente esplosivo militare quello che ha provocato l’esplosione di Beirut – sostiene fermamente Baer – . Non era fertilizzante, come nitrato di ammonio. Ne sono abbastanza sicuro”. La sua sensazione è legata soprattutto a un fermo immagine che ritrae una macchia arancione, da lui definita una ‘palla di fuoco’. “Questa la provoca solo l’esplosivo militare”, ribadisce Baer.
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In ogni caso, l’ex agente dei servizi segreti americani non nega la presenza di nitrato di ammonio all’interno dell’hangar esploso. Anche perchè, a confermare il fatto che ci fosse questo materiale, c’è la nuvola bianca causata dall’esplosione, che è tipica di questo genere di sostanza. Per il resto, i dubbi di Baer restano e sono anche molto forti, anche se per sua ammissione “sembra che si sia trattato di un incidente”. In ogni caso, il suo lavoro in Libano per diversi anni lo porta a tirare fuori una sensazione: “Nessuno vuole ammettere che tenevano esplosivi militari nel porto”, ha tuonato.
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