Di recente la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese aveva annunciato un nuovo bando pubblico per il noleggio di un’altra nave quarantena. Ora quel bando è online e, come fa sapere il Viminale, la nave sarà destinata alle coste meridionali della Calabria.
E’ arrivato online il nuovo avviso pubblico finalizzato al noleggio di un’altra nave quarantena. La nave sarà adibita alla gestione dei migranti giunti sulle coste nazionali a seguito di sbarchi, e alla loro sorveglianza sanitaria a causa dell’emergenza coronavrius. Quattro giorni fa la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese aveva anticipato ciò che sarebbe avvenuto a breve in un’intervista al Corriere: “La procedura di noleggio si è finalmente conclusa e dovrebbe essere operativa già domenica notte. Le prime gare erano andate deserte perché d’estate le navi sono impegnate per i collegamenti con le isole. Ora, con una nuova gara, stiamo lavorando per una seconda nave da posizionare davanti alle coste calabresi“. Ora arrivano anche nuove informazioni dal Viminale, che fa sapere: “L’avviso, emanato dal ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, a seguito della determina a contrarre firmata dal soggetto attuatore, il capo del dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno, è consultabile sul sito del Mit insieme alla documentazione tecnica. Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro le ore 10 di venerdì 7 agosto prossimo”.
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Per quanto riguarda la nave Gnv Azzurra, invece, nella giornata di ieri ha avuto inizio il trasferimento sull’imbarcazione dei migranti accolti nell’hotspot di Lampedusa. A bordo circa 350 migranti. Tuttavia la nave è stata costretta, a causa di un fortissimo vento, a rimanere per tutta la notte davanti alla costa di Lampedusa. Una situazione che sembra costretta a riprodursi anche per tutta la giornata di oggi. Solo a partire da domani, infatti, è previsto un miglioramento delle condizioni atmosferiche che permetterà un nuovo attracco al porto. Sono infatti 700 i migranti previsti per l’imbarco. Un cambio di rotta che arriva dopo il via libera del dipartimento Libertà civili del ministero dell’Interno per il trasferimento della nave verso Trapani. Dopo l’ok sarebbe scattata una nuova comunicazione tra società e dipartimento, che avrebbe portato al blocco della nave a Lampedusa. Nel frattempo i migranti a bordo della nave sono stati sottoposti a tampone rinofaringeo anti-Covid. A prelevare i test è stata poi una motovedetta della Guardia di Finanza, poi l’elicottero per il trasferimento a Palermo, dove verranno effettuate le analisi.
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Intanto la rotta balcanica torna all’attenzione di tutti e si inasprisce la tensione anche in Friuli. Anche su quel fronte la ministra Lamorgese aveva annunciato una linea più dura, con un “imminente rafforzamento” del contingente di militari. Effettivamente, cambiano le dinamiche tra Italia e Slovenia, nella quale vengono effettuate numerose “riammissioni“. A proposito di quel fronte, già mesi fa l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi) aveva lanciato un appello. In una lettera al ministero dell’Interno l’associazione aveva chiesto di “non eseguire le riammissioni senza un previo esame delle situazioni individuali ed un effettivo coinvolgimento delle persone interessate, tenuto conto, comunque, dei trattamenti inumani e degradanti ai quali, in violazione del divieto inderogabile previsto dall’art. 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, le persone respinte vanno incontro lunga la rotta balcanica”.