La Famiglia Reale spagnola è di nuovo al centro dell’attenzione per la scelta del re emerito Juan Carlos I di Spagna di lasciare il suo paese dopo i molti scandali che lo hanno accompagnato in questo ultimo periodo e che l’avrebbero spinto ad allontanarsi dalla Spagna, dopo aver lasciato una lettera al figlio, il re in carica Felipe VI.
“Maestà, caro Felipe,” sono le parole che aprono la lettera che il re emerito aveva scritto al figlio, per raccontare la sua decisione di lasciare il paese. Nella lettera si continua a leggere: “Con lo stesso spirito di servizio verso la Spagna che ha ispirato il mio regno e di fronte alla ripercussione pubblica che stanno generando certi fatti del passato della mia vita privata, desidero manifestarti la mia più assoluta disponibilità per contribuire a facilitare l’esercizio delle tue funzioni, nella tranquillità e nella quiete che richiede la tua alta responsabilità. Il mio retaggio e la mia propria dignità come persona me lo impongono”.
Sono stati molti gli elementi che hanno spinta l’ex monarca spagnolo, nato a Roma nel 1938 mentre in Spagna imperversava la guerra civile, a decidere di abbandonare la propria terra per una destinazione che non è stata ufficializzata dall’ufficio della corona spagnola, ma che alcuni quotidiani spagnoli indicano come Santo Domingo.
La reputazione del sovrano era già decaduta dopo la scoperta della sua lunga relazione extraconiugale con Corinna Larsen, 56 anni, ex moglie del principe tedesco Johann zu Sayn-Wittgenstein. Ma la vera pietra dello scandalo per Juan Carlos I di Spagna è stato il cosiddetto scandalo dei fondi neri. Tutto è iniziato quando la Commissione di Ginevra ha puntato lo sguardo su alcuni movimenti finanziari incentrati su un centinaio di milioni di dollari, versati nell’agosto del 2008 dalla casa reale saudita sul conto svizzero della fondazione Lucum, che ha sede a Panama. E di cui proprio Juan Carlos I era il beneficiario.
La scoperta di questo “tesoretto” di Juan Carlos ha fatto davvero infuriare il figlio Felipe che scelte di auto-diseredarsi da qualsiasi beneficio economico del padre, fosse questo legittimo o illegittimo, proprio per non correre il rischio di essere associato alle attività illegali che il padre aveva condiviso con la sua amante, per poi chiederne la restituzione quando la relazione era naufragata.
Non sorprende, dunque, che alla notizia dell’allontanamento di Juan Carlos I – nel comunicato non viene mai apertamente usata la parola esilio – Re Felipe VI non abbia fatto alcun tentativo di fermarlo. Anzi, è assai probabile che padre e figlio avessero già concordato questo modus operandi dopo la nascita di tutti gli scandali che hanno gettato un’ombra sulla monarchia.
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