Il dottor Generoso Bevilacqua ha fatto questa scoperta legata alle donne che hanno contratto il cancro alla mammella. Sono emerse tracce molecolari di un virus simile a quello che causa i tumori mammari ai topi.
Una scoperta che arriva dopo decine di anni di studi, potrebbe cambiare il mondo dei tumori di tipo mammario. A farla è stato un professore italiano, il pisano Generoso Bevilacqua, che ha alle spalle un passato da ordinario ad Anatomia Patologica nell’università della città toscana. Stando agli studi condotti dal lumintare, ci sarebbe un virus alla base del cancro alla mammella umana. Si tratta di un virus molto simile a quello che causa lo stesso genere di tumore nei topi, siglato come Mmtv. Già in alcuni studi precedenti a questo, il professor Bevilacqua aveva provato a dimostrare rapporti molto stretti tra il virus e il cancro mammario.
Attualmente Bevilacqua lavora come docente Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche e Traslazionali e direttore della Medicina di Laboratorio della Casa di Cura San Rossore. Come detto, il suo lavoro di ricerca sul cancro mammario ha radici molto lontane. Già negli anni Settanta, infatti, sotto la guida dell’esperto di oncologia sperimentale Francesco Squartini aveva iniziato a studiare l’Mmtv nel topo. Tra le altre cose, questo genere di scoperte ha delle radici molto lontane, addirittura legate a diversi secoli precedenti al nostro.
Stando a quanto è emerso, infatti, è stato identificato l’equivalente umano dell’Mmtv in due individui che hanno vissuto nell’età del Rame. Inoltre, sono emersi altri quattro soggetti che hanno vissuto tra il VI e il XVII secolo dopo Cristo. Il virus in questione, stando a quanto è trapelato dagli studi del professor Bevilacqua, è un betaretrovirus. Finora questo genoma non è mai stato individuato nel genere umano, in quanto sarebbe stato riscontrato solo in alcuni animali. Ma stando agli studi condotti dal docente toscano, ora sarebbe legato al virus che causa il tumore mammario negli umani.
Questo genere di virus era emerso già in studi condotti mezzo secolo fa, ma solo i mezzi moderni hanno potuto darne la certezza. Bevilacqua era convinto, fin dall’inizio dei suoi studi, che l’Mmtv dei topi non potesse arrivare alla donna. Tuttavia, iniziò la ricerca di un virus uguale ma legato alla sfera umana e così iniziò a cercarlo nella saliva. E stando a quanto è venuto fuori da uno studio concluso cinque anni fa, il virus simile all’Mmtv è stato trovato nella saliva del 10% di donne e uomini sani e del 60% delle pazienti con cancro mammario. Inoltre, sarebbe stato trovato anche nelle ghiandole salivari.
Leggi anche -> Sieroprevalenza: se incontro 20 persone, ho il 50% di possibilità di incontrare un positivo
Leggi anche -> Mistero nel messinese: Mamma e bimbo scompaiono dopo incidente in autostrada
Questo genere di scoperta ha convinto Bevilacqua a scavare molto indietro nel tempo, fino a scoprire i soggetti di cui sopra. Questo genere di virus che danno origine ai tumori non danno sintomi acuti, come nel caso delle malattie virali. Nel topo, ad esempio, viene trasportato attraverso le cellule linfatiche in tutti gli organi. Ma nella gravità della scoperta, il professor Bevilacqua potrebbe aver aperto una strada senza dubbio positiva. Stiamo parlando della possibilità di dare vita a un vaccino, così come sta accadendo per altre malattie di cui si è scoperta l’origine virale.