Il leader della Lega parla a Sky TG 24 in merito al processo per il caso Open Arms. “Sono in molti a dire che mi è stata fatta una vigliaccata”. E sul prossimo capo di Stato, Salvini è pronto all’accordo con il Movimento 5 Stelle.
È un Matteo Salvini a tutto tondo, quello che parla anche con una certa rabbia ai microfoni di Sky Tg 24. Il leader della Lega sembra avere tanti sassolini da togliersi, visti gli ultimi giorni e gli eventi che lo hanno visto come protagonista. Salvini ha parlato in prima battuta del processo, approvato dalla votazione in Senato, che lo vedrà come imputato per il caso della Open Arms. Dal canto suo, quello che all’epoca dei fatti era ministro dell’interno ritiene che la caccia alle streghe ai suoi danni potrebbe ritorcersi contro i suoi autori ed esecutori.
“Io vado avanti a testa alta – dichiara Salvini – verso il processo che si terrà esattamente tra tre mesi. Metterò sul comodino il count down per questo processo surreale. Non pretendevo una medaglia, ma andare non a uno ma a due processi per aver difeso il mio paese significa avere contro un plotone politico. È un altro processo alla Palamara che vede alcuni protagonisti dell’epoca scappare in maniera squallida e ipocrita, perché erano scelte prese tutti insieme e che andavano rivendicate”.
E oltre ad attaccare chi lo sta prendendo di mira, Salvini rivendica tutte le persone che stanno dalla sua parte. E non sono mancati cori di incitamento e di incoraggiamento nei confronti del leader della Lega, in vista del processo. Con una grande manifestazione in programma: “Tutte le persone che ho incrociato, di tutte le idee politiche, mi hanno detto “vai avanti, ti hanno fatto vigliaccata”. Il 3 ottobre ci sarà una marea di gente. In questi due giorni tutte le persone che ho incrociato mi hanno detto: Matteo vai avanti, torna preso al governo. Se pensavano di mettermi paura mi hanno dato solo più forza”.
Ma anche sul processo per quanto riguarda i fondi russi, Matteo Salvini decide di passare al contrattacco. Questa vicenda, relativa ai 49 milioni di euro di cui si parla da almeno un paio di anni, sembra aver stancato il leader della Lega. Che dichiara: “Lo scorso anno con questa storia dei fondi russi e dei 49 milioni di euro hanno preso di mira la Lega, quei fondi che fine hanno fatto? Semplice non ci sono. E quel processo rientra nel filone Palamara, quel processo è figlio della giustizia alla Palamara”.
Salvini non manca di attaccare il Governo, soprattutto su un tema a lui molto caro da sempre. Gli sbarchi di clandestini a Lampedusa e Porto Empedocle sono un tasto dolente per il leader leghista. E le sue parole nei confronti dell’esecutivo guidato da Conte sono delle sferzate importanti: “Un governo che rinnova lo stato d’emergenza senza emergenza e fa sbarcare migliaia di persone che poi fuggono contagiando mezza Italia è un governo surreale, complice del traffico di esseri umani. Far sbarcare tutti, soprattutto in questo momento, non è un comportamento serio. Non è da incapaci, ma da complici”.
“Gli sbarchi sono quintuplicati – prosegue il numero uno del Carroccio – , ma ovviamente l’immigrazione è solo una parte di quanto accade in Italia. Questo governo in un anno ha litigato su tutto, persino sui posti in treno, spero che gli italiani possano tornare a esprimersi il prima possibile per scegliere un governo più compatto”. E in base alla sua precedente esperienza da ministro, Salvini rivendica che quello con lui da vice-premier era “un governo che bloccava tutto e tutti, sono convinto che gli italiani meritino di più e meglio e noi stiamo studiando per farci trovare pronti”.
Ma dalle dichiarazioni rilasciate dall’ex ministro emerge anche un retroscena importante. Arriva infatti l’ok da Salvini a un’eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle, per l’indicazione del nome da candidare a presidente della Repubblica tra poco meno di due anni. “Se ci sono nomi di garanzia, assolutamente sì – dice il leghista in merito all’accordo – . L’importante è che non ci sia qualcuno, penso al Pd, disposto a bivaccare in Parlamento per un anno e mezzo, in attesa di poter incidere sull’elezione del presidente della Repubblica che, ricordo, si farà nell’inverno 2022”. E sui nomi, Salvini decide di non sbilanciarsi: “Ne ho in mente più di uno”, ha detto.
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E poi c’è la questione relativa ad Attilio Fontana e all’appalto in favore del cognato per i camici. Salvini non può che schierarsi dalla parte del governatore della Lombardia, nonchè suo “compagno” di partito. E ribadisce che attaccare la Lombardia è scorretto da parte dei media nazionali e della maggioranza: “Cerchino i soldi che vogliono, non ci sono, ma evitino di infangare il buon nome di Fontana. Se devono attaccare la Lega attacchino me, ho le spalle larghe, ma chi attacca la Lombardia e la sua sanità ha un atteggiamento criminale. Averne, di sanità come quella lombarda in giro per l’Italia”.
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