foto di repertorio - via web
Il governatore del Veneto Luca Zaia interviene duramente sui casi di positività riscontrati nella Regione. “Senza i centri migranti non avremmo avuto focolai. E’ un dato di fatto che influenza i dati complessivi”
Luca Zaia torna sul tema migranti e sulle positività al covid riscontrate in numero crescente nelle ultime settimane. Stavolta l’affondo è totale. L’attacco sui centri migranti giunge durante la diretta Facebook di questa mattina. I focolai nelle caserme e nelle strutture per i migranti in Veneto sono lo specchio dei dati totali. “La prova provata – attacca Zaia – che questi immigrati ospitati, anche senza titolo, devono essere mandati a casa”.
Il governatore della regione Veneto non le manda a dire, e aggiunge. “Un dato sembra incontrovertibile. Se non avessimo queste strutture non avremmo avuto focolai”. Il riferimento è al focolaio con più di 100 positivi all’interno dell’ex caserma Serena a Casier di Treviso. “Siamo riusciti anche nelle case di riposo ad avere contagio zero – ha aggiunto, snocciolando i numeri – Dei 137 contagiati a Treviso c’è solo un operatore, significa che qualcuno usava i dispositivi, altri no. Con la prevenzione e con i controlli, in questo caso doverosi, non ci sarebbe stato un focolaio del genere”.
Luca Zaia – nelle ultime ore – si è recato anche nella sede regionale della Protezione Civile a Marghera. Il Presidente della Regione Veneto, insieme al Rettore dell’Università di Verona Pier Francesco Nocini ed ai ricercatori del Centro Ricerche Cliniche, ha presentato l’avvio della sperimentazione Fase 1 del vaccino anti Coronavirus.
“Avrà delle tempistiche e ci porterà al prodotto finale”, ha affermato Luca Zaia, nella conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il rettore dell’Università di Verona e i ricercatori del Centro Ricerche Cliniche. “È un momento molto importante questo. Tutto il mondo sta lavorando in maniera attentissima e velocemente”, interviene il rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini. “Sono 25 i vaccini oggi testati al mondo. Abbiamo già delle idee e dei dubbi da portare avanti. Più riusciamo a testare più avremo notizie certe. Inizieremo a metà agosto la fase 1. È il momento di fare squadra”, conclude.
Leggi anche –> Si accascia a terra e muore a 16 anni dopo la pizza a casa di amici
Leggi anche –> Medjugorie, parla inviato del Papa: “Di fatto è un santuario internazionale”
“Lo studio prevede la somministrazione a circa 90 volontari sani di tre dosi diverse. Completata la prima parte si passerà a somministrare il vaccino a persone più fragili, sopra i 65 anni. I soggetti saranno seguiti per circa 6 mesi. La sperimentazione si concluderà entro marzo dell’anno prossimo”, ha specificato il professor Milleri.
Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…
Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…