Strage di Bologna, parla Conte: “Serve la verità, lo dobbiamo alle vittime”

Strage di Bologna, parla Conte: “Serve la verità, lo dobbiamo alle vittime”

Nel giorno del 40° anniversario della strage di Bologna, nel corso delle commemorazioni, anche il presidente del Consiglio chiede di raggiungere in fretta la verità.

Nel corso delle commemorazioni della strage di Bologna, giunta al 40° anniversario senza che si sia arrivati con chiarezza a definire mandanti e finanziatori, il premier Conte interviene: “Quaranta anni dalla strage di Bologna. Siamo al fianco dei familiari, di chi crede nello Stato, dei magistrati impegnati a squarciare definitivamente il velo che ci separa dalla verità. Lo dobbiamo alle 85 vittime innocenti, lo dobbiamo a noi stessi”. Il messaggio del presidente del Consiglio arriva su Twitter, ed esprime un concetto sulla stessa falsariga di quello espresso poche ore prima dal sindaco di Bologna, Virginio Merola.

LEGGI ANCHE -> Sanremo, trovato cadavere di un 70enne su scale condominio: è omicidio

LEGGI QUI -> Rissa tra migranti a Foggia, incendiate baracche: 3 feriti, uno è grave

Federico Umberto D’Amato, il funzionario del Ministero degli Interni indicato dalla Procura di Bologna come uno dei mandanti

La speranza è che le ultime novità che sono arrivate dalla Procura siano effettivamente una pista concreta e decisiva per appurare il pezzo di verità mancante. Chi fu il mandante di quella strage? Gli esecutori si conoscono, i neofascisti dei Nar, anche se quelli condannati si dichiarano innocenti.  Sui mandanti non c’è invece ancora una definitiva chiarezza: l’11 febbraio 2020 la procura generale di Bologna ha indicato Federico Umberto D’Amato come uno dei 4 mandanti, organizzatori o finanziatori della strage alla stazione di Bologna del 1980  insieme a Licio Gelli, Umberto Ortolani e Mario Tedeschi. Che sia la pista giusta per chiudere definitivamente quell’oscuro capitolo della storia italiana?