Nuovi disordini all’ex Caserma Serena di Casier, ora centro di accoglienza per migranti, diventata focolaio di Coronavirus dopo aver accertato la positività di 136 ospiti
Nuovi scontri alla ex Caserma Serena, divenuta centro di accoglienza per i migranti e focolaio di Coronavirus dopo che 136 dei suoi ospiti sono risultati positivi al tampone. Si è verificato un nuovo episodio di violenza, dopo la distruzione dell’infermeria di qualche giorno fa durante una protesta, ieri, sabato primo agosto, un migrante ha aggredito un medico ed un’infermiera.
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Cosa è successo
È stato tratto in arresto, da personale della Questura di Trevisto T.A. 26enne gambiano, ospite nel centro, per resistenza a pubblico ufficiale, atti di violenza e danneggiamento all’interno della struttura. Il ragazzo si era già rivelato in precedenza per il suo comportamento violento, ieri ha aggredito un medico ed un’infermiera che stavano svolgendo la propria attività.
Il giovane è entrato nella sala e ha minacciato il personale. Poi ha strattonato il medico e si è avventato sul computer e sulla stampante utilizzati in quel momento dall’infermiera, e li ha distrutti oltre a danneggiare altri componenti d’arredo. Il ragazzo è negativo al Covid-19. T.A. visto l’intervento della polizia ha tentato la fuga, nel farlo ha reagito nuovamente violentemente brandendo due spranghe metalliche verso il dirigente del servizio di ordine pubblico e gli altri operatori di polizia che sono comunque riusciti a farlo desistere e ad arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale, lesione al personale medico e danneggiamento. Ora è in detenzione presso il carcere di Treviso.
È in corso l’attività di polizia giudiziaria per verificare se il cittadino gambiano abbia partecipato anche agli episodi di danneggiamento registrati nei giorni scorsi presso la ex caserma militare “Serena”.
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