Il 14 settembre si torna tra i banchi solo per le scuole medie, elementari e dell’infanzia. La didattica online si potrà fare solo nelle scuole superiori. La turnazione lascerà a casa gli studenti per due o tre giorni a settimana.
A stabilire il rientro e le nuove misure da adottare sono le linee guida sulla didattica digitale integrata che il ministero dell’Istruzione ha messo a punto. Il piano è in attesa dell’approvazione del Consiglio superiore della pubblica istruzione. Se negli istituti superiori non si riuscisse a trovare lo spazio sufficiente per tutti, la didattica potrebbe spostarsi online ma solo in parte: saranno posti dei piani ad hoc basati su una turnazione che lascerebbe a casa una parte di studenti sicuramente per due o tre giorni a settimana. Per le scuole dall’infanzia alle medie invece, si dovrà tornare in classe. Soprattutto perché gli alunni più piccoli non potrebbero restare in casa da soli mentre i genitori sono a lavorare. Quindi nelle scuole materne, elementari e medie occorre trovare lo spazio necessario per poter ritornare in presenza rispettando le misure imposte dalla distanza sociale per i possibili contagi.
Ma all’avvio dell’anno scolastico, fissato per il 14 settembre, comunque tutte le scuole di ogni ordine e grado dovranno mettere a punto il piano della didattica integrata. In caso ci fosse un’altra forte ondata di casi di coronavirus in Italia, tutte le scuole di ogni grado, dovranno essere in grado di spostare le lezioni in via telematica.
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Scuola elementare, media e superiore
Nella scuola elementare dovranno essere garantite 10 ore settimanali di lezioni sincrone, quindi con la maestra in diretta online. Dalla seconda alla quinta classe invece il tetto minimo di ore settimanali salirà a 15.
Anche nelle scuole medie, dalla prima alla terza, dovranno essere garantite 15 ore a settimana mentre alle superiori bisogna il numero salirà ad un minimo di 20. Saranno le singole scuole a decidere il quadro orario e la durata delle singole lezioni. Non sarà facile trovare una soluzione comune ed incastrare gli orari. Le linee guida chiedono che vengano rispettati i bisogni educativi speciali e per il sostegno, favorendo il contatto con le famiglie ma rispettando le misure di sicurezza. Il lavoro da fare prima della riapertura è ancora molto.