Riscuote la pensione della madre morta da otto anni, e il reddito di cittadinanza da due: doppia truffa nel Casertano, denunciata una 50enne di Mondragone insieme al marito.
Una truffa perpetrata da ben 8 anni ai danni dell’Inps, quella messa in atto da una coppia di marito e moglie residenti nel Casertano. La donna ha infatti continuato a percepire per tutto questo tempo la pensione della madre morta, mentre da due anni le veniva versato anche il reddito di cittadinanza. La scoperta è stata fatta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Mondragone, che ha denunciato sia la 50enne che il coniuge suo coetaneo.
Riscuotono pensione della madre morta, denunciata coppia di Mondragone
I protagonisti della vicenda sono una donna di 50 anni e suo marito coetaneo, entrambi residenti a Mondragone (Caserta). Secondo quanto si apprende dalle fonti, i due avrebbero continuato a intascare la pensione della madre morta di lei per ben 8 anni. In particolare, le indagini portate a termine dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che l’Inps non aveva mai ricevuto alcuna comunicazione in merito al decesso della beneficiaria (avvenuto nel 2012), tanto da aver continuato ad erogare indebitamente una somma di quasi 130mila euro ai due truffatori. Il denaro, infatti, veniva accreditato direttamente su di un libretto postale intestato alla figlia della defunta e al marito. Entrambi, dunque, avevano possibilità di prelevare la pensione.
Sempre secondo quanto si apprende, pare inoltre che uno dei coniugi abbia presentato all’Ufficio Postale un documento d’identità della defunta modificato ad hoc, facendolo quindi apparire come ancora in corso di validità al solo scopo di continuare a percepire le erogazioni dell’Inps.
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I finanzieri della Compagnia di Mondragone, guidati dal capitano Silverio Papis, hanno inoltre accertato che i coniugi facevano parte di un nucleo familiare destinatario del reddito di cittadinanza, e che hanno percepito indebitamente oltre 14mila euro tra il 2019 ed il 2020. A seguito dei risultati delle indagini, i due perderanno tutti i benefici non dovuti. Inoltre, i militari hanno sottoposto a sequestro una somma di denaro di oltre 1.500 euro, rinvenuta in parte presso l’abitazione e in parte ricavata dai rapporti finanziari intrattenuti con le Poste.