Brutto colpo per Meghan Markle costretta a pagare le onerose spese legali al Mail on Sunday, tabloid britannico a cui la duchessa di Sussex aveva fatto causa per quanto avvenuto dopo le nozze con il principe Harry.
Nel febbraio 2019, il Mail on Sunday, pubblicò gli stralci di una lettera che Meghan Markle aveva scritto al padre Thomas nel 2018. Un atto, questo, considerato dalla moglie del principe Harry come un “abuso di informazioni private” unito alla “violazione del copyright e della protezione dei dati”.
Per questi, ed altri motivi, Meghan Markle ha deciso di portare in tribunale il tabloid britannico e il suo editore, ma il primo round di questa battaglia legale ha visto la moglie del principe Harry sconfitta. Il giudice che è stato chiamato a prendere una prima decisione sulla situazione, ha ritenuto inappropriate e irrilevanti alcune accuse avanzate dalla duchessa.
Meghan Markle sconfitta in tribunale
La pubblicazione della lettera scritta a mano da Meghan al padre Thomas Markle poco dopo le nozze con il principe Harry, è stata pubblicata sia su carta che online dal Mail on Sunday.
Un atto, questo, che ha spinto l’attrice americana a ribellarsi chiedendo l’intervento dell’Alta Corte britannica, ma le prime battaglie legali non sono andate a suo favore.
Il primo round del processo, infatti, ha decretato il pagamento delle spese legali da parte della Markle: Meghan dovrà versare ben 68 mila sterline (l’equivalente di quasi 80 mila euro).
Ma non è tutto: il giudice Warby dell’Alta Corte di Londra ha rigettato alcune richieste di Meghan tra cui le accuse di aver deliberatamente fomentato i problemi tra lei e suo padre con il tentativo di renderne difficili i rapporti.
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Meghan e Harry, la guerra contro la stampa britannica
Ad agosto si terrà una seconda udienza sul caso, ma nel frattempo Meghan e il principe Harry hanno avviato una vera e propria battaglia contro la stampa inglese.
I duchi del Sussex hanno interrotto ogni genere di rapporto con i quattro maggiori tabloid britannici – The Sun, The Daily Mail, The Mirror and The Express – accusandoli di “pubblicare fake news” e di aver “superato i confini legali sulla privacy e violato alcuni diritti”.
