L’ex sindaco di Venezia ha espresso sconcerto per il comportamento di alcuni alleati del leader della Lega. “Salvini se l’è forse chiamata, ma era evidente che sarebbe finita così”, prosegue Cacciari.
Massimo Cacciari non ci sta ed entra a gamba tesa sulla decisione presa ieri dal Senato. La votazione avvenuta nelle scorse ore ha portato al processo Matteo Salvini, per i fatti riguardanti la nave Open Arms. L’ex sindaco di Venezia, che più volte ha fatto capire che questo processo non s’aveva da fare, ha espresso il suo malcontento. E in un’intervista rilasciata per Adnkronos, Cacciari ha svelato alcuni particolari a suo dire agghiaccianti. In particolare per il comportamento di alcuni senatori che, almeno di facciata, si professano alleati del leader della Lega.
“I “complici” nel fatto hanno votato per mandare Salvini a processo – dice Cacciari – . Mi sembra al di là di ogni decenza”. Un attacco diretto ad alcuni senatori che, stando alle alleanze attualmente in campo, avrebbe potuto essere evitata. Anche se l’ex primo cittadino della città della Laguna ha fatto capire che, in un certo senso, questa situazione era inevitabile. E non è escluso che dalle parole di Massimo Cacciari non emerga un attacco nei confronti di Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi, infatti, prima del voto avrebbe voluto sentire Salvini.
Ma Cacciari è amaro e al tempo stesso onesto, sulla sua visione del voto avvenuto ieri in Senato: “Può anche darsi che Salvini se la sia chiamata, ma a prescindere da ciò, era evidente che sarebbe finita così. Ma, ripeto, al di là di ogni considerazione su Salvini, per il quale non nutro certo alcuna simpatia, mi pare abbastanza indecente e incredibile che i suoi primi collaboratori al governo, a distanza di un anno, non di due guerre civili e tre rivoluzioni, lo rimandino al processo. Che si rimandassero a processo anche loro, visto che hanno condiviso tutto quello che Salvini ha fatto”.
Secondo l’ex sindaco di Venezia, “se il voto fosse arrivato da una maggioranza che si era opposta agli atti di Salvini, allora mi sarebbe sembrato del tutto logico questo voto, ma mi sembra del tutto illogico e peggio che una maggioranza formata in gran parte da persone che hanno collaborato con Salvini, adesso lo mandino a processo, mi sarebbe sembrato molto più decente che lasciassero perdere”. Dunque l’invettiva da parte di Massimo Cacciari ai danni dei cosiddetti alleati del leader della Lega non si ferma. E la cosa si sposta anche su altri piani.
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La sensazione che Cacciari ha, dopo la votazione in Senato, è che tutta la situazione potrebbe giocare addirittura a vantaggio di Salvini. Il leader della Lega è in chiaro calo nella percentuale di consenso. E un’eventuale assoluzione, sulla quale il filosofo punta fortemente, potrebbe giovare all’ex ministro dell’interno: “Salvini avrà questa grana processuale che finirà in niente, e semmai in questo momento gli farà anche un po’ comodo. Sono sicuro – conclude Massimo Cacciari – che lo assolveranno”.
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