Corinaldo, tutti condannati gli imputati della banda dello spray. Dai 10 ai 12 anni per la strage in discoteca. Riconosciuti tutti i campi di imputazione tranne associazione a delinquere. Questa mattina l’ultima udienza del processo di primo grado
I sei componenti della cosiddetta ‘banda dello spray‘ sono stati condannati a pene comprese tra i 10 e i 12 anni con uno sconto significativo rispetto alle iniziali richieste dei pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai. Le pene tengono conto della riduzione di un terzo prevista dal rito abbreviato, ma non includono l’associazione a delinquere, non riconosciuta dal gup ed unico capo d’imputazione rimasto fuori.
I giovani modenesi, tutti presenti al momento della sentenza, sono stati ritenuti responsabili della strage al ‘Lanterna Azzurra’ di Corinaldo, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 fu spruzzata una sostanza urticante per rubare catenine e oggetti preziosi ai giovanissimi che aspettavano la performance musicale del trapper Sfera Ebbasta. Nella calca che si generò, morirono cinque adolescenti e una giovane mamma. La sentenza è stata emessa poco fa dal gup del tribunale di Ancona, Paola Moscaroli, al termine della settima udienza del processo che si è svolto con il rito abbreviato e a porte chiuse.
Questa mattina, poco prima delle 11 – come riportato da Repubblica – è iniziata l’ultima udienza del processo con rito abbreviato. In aula i sei imputati, poco più che ventenni, originari della Bassa Modenese. Gli spruzzi di sostanza urticante, per l’accusa, avrebbero generato il fuggi fuggi dalla discoteca quella sera culminato con il cedimento di una balaustra fuori dall’uscita di sicurezza n.3. Una tragedia dalle proporzioni gigantesche, dato che in quella circostanza morirono i cinque adolescenti – Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Daniele Pongetti, Emma Fabini, Mattia Orlandi. Oltre a loro, perse la vita la 39enne e giovane mamma presente all’evento Eleonora Girolimini
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In aula stamattina anche diversi famigliari delle vittime tra i quali Paolo Curi, il marito della Eleonora, e la figlioletta. C’erano anche il padre e il fratello di Benedetta, la madre di Daniele, il padre di Mattia. Per gli imputati, che hanno respinto le accuse associativa e di spruzzi si spray urticante nel locale, i pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai avevano chiesto pene tra i 16 e i 18 anni di carcere, considerando la riduzione di un terzo per il rito. Una settantina le parti civili in giudizio.
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