La tragedia si è consumata in un parcheggio di Forney, in Texas: una madre è stata ritrovata senza vita all’interno della sua auto per overdose. Insieme a lei, anche le due figlie, rimaste intrappolate nella vettura e morte a causa delle alte temperature all’interno dell’abitacolo.
Sono ben tre le vite che se ne sono andate all’interno di quell’auto lasciata in un parcheggio a Forney, in Texas: la madre e le due bambine sono morte all’interno dell’abitacolo, anche se per motivi diversi. Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine la tragedia risalirebbe a giovedì scorso. Quel giorno Natalie Chambers, madre di 31 anni, avrebbe assunto una dose fatale, che ne avrebbe comportato la morte all’interno della vettura nella quale si trovava con le due figlie di 2 e 4 anni. Morta la madre, le due sarebbero rimaste intrappolate nella vettura, rimanendo preda del caldo insopportabile (34 gradi quel giorno) fino a perdere la vita. Natalie, Izabel ed Elise Chambers sono state ritrovate circa 24 ore dopo l’annuncio che Natalie aveva lanciato ai parenti: tutte e tre si sarebbero recate a teatro. Dopo lunghe ore di silenzio e un appuntamento saltato, i parenti avrebbero allora deciso di lanciare l’allarme.
A confermare le dinamiche di quanto avvenuto sono le immagini delle videocamere di sorveglianza del circondario: Natalie, che in passato aveva sofferto di depressione, sarebbe entrata nel parcheggio circa un’ora dopo aver lasciato casa. Da quel momento, più nulla. L’auto è rimasta ferma e serrata nel parcheggio per circa 24 ore, mentre si consumava la tragedia. Il rinvenimento dei tre corpi è stato poi effettuato dalla polizia, che nel frattempo aveva rintracciato il Suv della madre sparita nel nulla. Si attendono ora i risultati dell’autopsia, che saranno in grado di dare informazioni più dettagliate sulle dinamiche della morte. Intanto a commentare la dolorosa vicenda sono anche i parenti di Natalie, che riportano: la donna aveva avuto problemi di alcol e droghe in passato, ma tutti credevano che ormai quelle criticità facessero parte del passato.
“Natalie aveva avuto delle difficoltà in passato ma era stata aiutata ed era una mamma fantastica. Di recente, durante la pandemia, aveva avuto una ricaduta. Siamo tutti devastati dal fatto che le ragazze abbiano dovuto assistere a una tale tragedia e soffrire loro stesse”, ha affermato una famigliare. Una storia fatta di ricaduta, come tante sotto il periodo del coronavirus, come sottolineato dal dottor David Henderson, direttore medico del Treehouse Recovery Center e Vertava Health di Scurry, in Texas. Il medico riporta un dato: durante la pandemia la prescrizione di antidepressivi è schizzata fino a raggiungere un aumento del 21%.
Una storia di dipendenza fatale che ricorda, sotto alcuni aspetti, una vicenda avvenuta circa un mese fa, quando una nonna ad Harrah, in Oklahoma, ha abbandonato in auto per sei ore il nipotino per andare a giocare dentro un casinò. Così il piccolo di 5 anni, Maddox Ryan Durbin, ha perso la vita a causa dell’aria stagnante venutasi a creare all’interno dell’abitacolo. La donna di 50 anni è stata poi accusata di di omicidio criminale di secondo grado per negligenza infantile e condannata a 17 anni di carcere. A lanciare l’allarme per le condizioni del bambino, dei passanti che hanno subito allertato la polizia, ma per il piccolo era ormai troppo tardi.
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