La Grecia sfida il Portogallo a colpi di sconti fiscali. L’agevolazione per le pensioni straniere, se approvata, varrà 10 anni.
E’ caccia al pensionato anche per la Grecia. Tassazione secca al 7%, per 10 anni, sul reddito dei pensionati che decideranno di trasferire la residenza fiscale nel paese ellenico. La Grecia segue le orme della flax-tax italiana e del Portogallo. Ma quest’ultimo ora cambia marcia…
Il Portogallo ha attirato, secondo l’Inps, quasi 3 mila italiani pensionati grazie al programma che garantiva zero tasse per 10 anni sui redditi percepiti all’estero. Anche se oggi sceglie di ridurre lo sconto, non in maniera retroattiva, dopo la vittoria delle elezioni del partito socialista di Antonio Costa. L’imposta secca aumenta fino al 10% per i redditi dei ‘residenti non abituali stranieri. Così sull’onda portoghese decide di provarci anche la Grecia.
Il governo ellenico ha inserito nella proposta di legge di bilancio – presentata circa una settimana fa – una norma che prevede tassazione secca al 7% sui redditi dei pensionati stranieri che decideranno di trasferire la loro residenza fiscale nel paese governato da Tsipras. La manovra durerà 10 anni e sarà concessa a coloro che presenteranno richiesta entro il 30 settembre di quest’anno. Il Paese ha già raccolto due miliardi (per il 75% dal popolo cinese) grazie ai Golden Visa garantiti a chi faceva investimenti immobiliari nel paese.
Matteo Salvini proprio sull’onda degli ultimi eventi ha recentemente citato qualche numero, ricordando che circa 400 mila pensionati italiani sono residenti all’estero per pagare meno tasse. Il leader della Lega cita dunque il Portogallo e dichiara di avere pronta una proposta di legge per trasformare alcune regioni del Sud, fiscalmente parlando, in un “Portogallo italiano”.
Così, come riporta Agenzia Nova, Matteo Salvini ha proposto di azzerare del tutto, per dieci anni, la tassazione per i pensionati che si trasferiscono al Sud, per trasformarlo così in un “Portogallo italiano”. L’idea sarebbe quella di stimolare l’economia attraverso i consumi di questi nuovi cittadini che innalzerebbero il potere di acquisto delle regioni del Sud.
La crisi determinata dal Coronavirus ha peggiorato la situazione degli anziani a basso reddito, molti dei quali non possono più pagarsi un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento. ll Consiglio della Coldiretti pensionati,che si è tenuto in Puglia come riportato da bitontolive.it è emersa la necessità di: “intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse, eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti e autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria”. (continua)
Intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse diventa dunque fondamentale per una ripresa dell’economia anche dal basso.
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