Benedetta, trafitta da un guard rail a 25 anni: “Eri un inno alla vita”

Ha avuto luogo il funerale di Benedetta Ciprian, la ragazza di 25 anni morta in un incidente stradale al volante della sua Chevrolet Matiz, martedì scorso, a Carmignano di Brenta, nel Padovano. La ragazza ha perso il controllo dell’auto, forse per colpo di sonno o distrazione, finendo contro il guard rail che l’ha trafitta a morte. 

benedetta ciprian

Si è compiuto il funerale di Benedetta Ciprian, la ragazza di 25 anni morta martedì scorso a causa di un incidente stradale a Carmignano di Brenta, nel Padovano. La ragazza avrebbe perso il controllo dell’auto (per cause ancora da appurare), finendo contro il guard rail che, spezzandosi, l’ha trapassata. Tanta è la commozione, le lacrime della madre Annalisa sono inarrestabili: “Benedetta, come farò senza di te“, ripete. Presenti anche il marito Renzo, la figlia maggiore Samantha, familiari e Dennis, il fidanzato da sette anni. Tutti presenti per salutare Benedetta che nella notte tra lunedì e martedì stava tornando a casa. Una meta quasi raggiunta, mancava solo un km quando la sua auto ha incontrato il guard rail di via Camazzole.

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Così, prima della celebrazione, la sorella di Benedetta le rivolge un’ultima lettera: “Il nostro legame non si spezzerà mai anche se un pezzo di cuore se n’è andato per sempre. Eri addirittura più bella dentro che fuori, un animo puro, buono, generoso, altruista e lo hai dimostrato anche questa volta. Eri un inno alla vita, non mi faro mai una ragione di non sentire il tuo ‘Ciao Samy!’ e che Giovanni (il nipote, ndr) che si può dire tu abbia desiderato tanto quanto me, abbia potuto goderti così poco tempo. Ti cerca tutto il giorno. Impazziva per te e tu per lui. Eri e sei la sua tata, per sempre. Tu vivi in lui, nei suoi occhi e nel suo sorriso, che sembra il tuo, e nelle sue gesta. Ci hanno fatto venire i brividi e capire quanto tu sia presente. Sono onorata di essere tua sorella, sarai parte di me finché vivrò”.

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Poi arrivano le parole di don Egidio Girolimetto, che in un passo dell’omelia afferma: “La morte di Benedetta ha sconvolto la comunità. Il dolore è entrato in ogni casa. Sembra assurdo, non ci crediamo. Intelligente, solare, felice, vivace, sguardo luminoso, com’era la sua vita interiore. Parlava con il sorriso”. A suggellare il momento di commozione le note di Live forever, una canzone degli Oasis prima della cremazione, cantata e suonata da due amici di Benedetta: “Vediamo cose che gli altri non vedranno mai. Tu e io vivremo per sempre”.

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