La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, è stata sorpresa al telefono da una hostess di Air Italy. “Non li voglio sotto casa mia”, avrebbe spiegato Catalfo al suo interlucotore, mentre si riferiva alle manifestazioni dei dipendenti sotto al Ministero.
Ha già sollevato una certa attenzione mediatica, il post pubblicato da una dipendente di Air Italy su Facebook. La donna, che lavora per la compagnia come hostess, ha dichiarato di aver ascoltato una conversazione al telefono della ministra del Lavoro delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo. Le due si trovavano sullo stesso treno, un Frecciarossa 9658 che da Salerno viaggia verso Milano, sabato scorso, il 25 luglio. Giorno e momento in cui la ministra sarebbe stata raggiunta da un interlocuture al suo cellulare, e con il quale avrebbe parlato degli ultimi sviluppi in merito alla crisi di Air Italy.
Dei commenti sulla faccenda – estremamente delicata, data la quantità di persone che rischiano di rimanere senza lavoro – che tuttavia non sono affatto piaciuti alla ex dipendente della compagnia area.
“Non voglio ritrovarmeli sotto casa” – parafrasato: “Non voglio ritrovarmi quelli di Air Italy sotto al Ministero”. Questo è ciò che dice di aver ascoltato Patrizia Speziali, assistente di volo Air Italy facente parte di quei 1500 lavoratori che rischiano il posto a seguito della grave crisi finiziaria. Perché questa è stata la decisione degli azionisti Alisarda e Qatar Airways, che hanno pensato di mettere in liquidazione l’azienda. E come spiega Speziali, allora, fa ancora più male dover ascoltare parole del genere, soprattutto quando chi dovrebbe preoccuparsi dei loro diritti, del loro futuro, dice di “non saperne proprio nulla”.
“Sentir dire a un ministro, il ministro, la ministra, colei che inseguiamo chiedendo proprio aiuto, che di 1.500 lavoratori della seconda compagnia aerea italiana che ha chiuso inviandoci una mail, lei non sa proprio nulla. Non si capacita di cosa vogliamo da lei, non vuole proprio vederci sotto casa sua mercoledì, così definisce il ministero. Chiede al suo interlocutore di convocare i sindacati proprio per lunedì perché lei non vuole vederci a Roma, a casa sua, a disturbare la quiete e che, ribadisce, convoca sindacati solo per ascoltare e respingere al mittente”, spiega infatti la dipendente su Facebook.
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Da Palazzo Chigi non è stata ancora rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale, in merito alla spiacevole vicenda. Come spiegano i giornalisti de La Verità, però, pare che l’assistente di volo abbia confermato l’incontro con il ministro già nei prossimi giorni. “Due giorni fa, la Catalfo ha fatto sapere di essere al lavoro per trovare una soluzione normativa che consenta ai lavoratori di accedere pienamente alle tutele previste dagli ammortizzatori sociali”, spiega infatti la donna al giornale.
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