In vendita, in spiaggia, come se fosse merce. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. La mamma del bimbo si dichiara estranea ai fatti.
Dichiara di non saperne nulla e di essere all’oscuro della vicenda, la madre appena 18enne del bimbo di 3 anni che il padre ha offerto ai bagnanti in cambio di denaro sul lungomare Amerigo Vespucci di Ostia, la scorsa domenica. “Mio marito mi aveva detto che avrebbe portato nostro figlio a fare una passeggiata, invece a cercato di venderlo”, ha spiegato la donna parlando con Il Messaggero, spiegando che padre e figlio erano già usciti altre volte insieme e di non aver mai sospettato nulla. “Mi fidavo di lui”, prosegue la donna, residente insieme al marito ad Ardea e madre già di un secondo bambino. L’uomo, in carcere a Regina Coeli è in attesa di convalida del fermo ed è accusato di sfruttamento della prostituzione minorile per cui rischia di perdere la patria potestà. I coniugi, entrambi italiani di etnia rom, sono stati ascoltati dal magistrato che sta vagliando l’ipotesi di un eventuale coinvolgimento della madre nella vicenda. Il bimbo dalla scorsa domenica si trova in ospedale dove è arrivato in condizioni agghiaccianti, malnutrito e sporco, non parla, ed è sotto stretta osservazione di medici, infermieri e psicologi. Il Tribunale dei Minori ha nominato un tutore in attesa che ne valuti l’affido. La donna, appresa la notizia dell’arresto del marito e del ricovero del figlio, ha chiesto di vedere il bimbo in reparto. A dare l’allarme la scorsa domenica è stato un turista, sconvolto dall’atteggiamento dell’uomo che offriva il bimbo ai passanti, chiedendo di fare sesso con lui e l’arresto è avvenuto in brevissimo tempo, grazie alla Gdf di Roma e agli agenti del Commissariato di Lido che lo hanno trovato e raggiunto. L’uomo, che aveva lasciato il bimbo a terra, dopo essersi opposto all’arresto è finito in manette.
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