Undici migranti di cui tre donne, si erano mescolati alla folla travestiti da turisti per passare inosservati ed entrare in Italia: bagagli, cappello di paglia, occhiali da sole, e un barboncino al guinzaglio.
Una messa in scena per passare inosservati e sfuggire dalle condizioni disastrose dei loro Paesi. La Guardia costiera di Lampedusa, che agisce in supporto alla Guardia di finanza — competente per gli sbarchi volontari —, li ha intercettati lunedì al molo Madonnina dove hanno attraccato. Gli agenti hanno trasportato i migranti nell’hotspot di contrada Imbriacola, nell’entroterra dell’isola, con le altre persone arrivate in questi giorni. La foto della donna con il cane è diventata il simbolo di questa ondata disperata di migrazione: una flotta di tanti piccoli gommoni o barchini per sbarchi meno importanti rispetto ai barconi stracolmi che siamo abituati a vedere. Sette migranti di nazionalità tunisina sono stati rintracciati dalla Guardia di finanza sugli scogli di Portu `Ntoni, accanto a Cala Croce, meta di vacanzieri, 19 all’isolotto di Lampione, altri 16, fra cui 9 minorenni, sono stati bloccati al largo. Le motovedette della Guardia costiera non riuscivano ad arrivare al molo Favarolo, per le troppe imbarcazioni. “Dalla Tunisia è più facile arrivare ed ecco il perché di tanti piccoli viaggi che non rendono necessari i nostri salvataggi”, ragiona un militare impegnato nelle operazioni.
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Oltre 870 persone all’interno dell’hotspot
Intanto continua a salire il numero di persone sbarcate in Italia che attendono una sistemazione nelle ultime ore. Sono 128 i migranti arrivati in mattinata distribuiti su tre barche, rispettivamente con 106, 13 e 9 migranti a bordo. Il totale delle persone all’interno dell’hotspot è ora di 872 a fronte di una capienza massima prevista di 95. Andrà trovata una soluzione quanto prima, distribuendo i migranti nei centri d’accoglienza. Per gli sbarchi della scorsa settimana sono stati arrestati dalla polizia cinque scafisti che alla guida di un peschereccio tunisino stavano sbarcando migranti sull’isola di Lampione. I cinque componenti dell’equipaggio sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e condotti in carcere ad Agrigento con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il peschereccio è stato sequestrato e starà al governo gestire l’importante situazione.