Pubblicata la bozza dell’accordo tra sindacati scolastici e il Miur, atta a disciplinare il rientro a scuola in totale sicurezza: si parla di test sierologici a campione, di mascherine obbligatorie e di medici competenti, uno per ogni istituto.
È ormai pronta la bozza del protocollo d’intesa tra il Miur e i sindacati scolastici. Dopo una lunga serie di incontri, il testo parla di una riapertura scolastica in tutta sicurezza, con test che verranno effettuati a campione e il medico scolastico che assumerà da oggi un ruolo strategico, necessario in ogni istituto. Il documento, secondo quanto si apprende, riguarda le richieste avanzate dalle parti sociali, che sono state già sottoposte ai ministeri di Istruzione e Salute e al Cts.
Test a campione e medico scolastico in ogni istituto
“Svolgimento dei test sierologici per tutto il personale scolastico in concomitanza con l’inizio delle attività didattiche”, con effettuazione dei “test a campione per la popolazione studentesca con cadenza periodica. Saranno a questi fini adottati i criteri di: volontarietà di adesione al test, gratuità dello stesso per l’utenza, svolgimento dei test presso le strutture di medicina di base e non presso le istituzioni scolastiche”. Questo è quanto viene riportato nella bozza del protocollo d’intesa tra Miur e sindacati, documento che gestisce e stabilisce le misure più idonee per l’avvio dell’anno scolastico in tutta sicurezza.
Già qualche giorno fa, in occasione di un intervento andato in onda su La7, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva spiegato in merito ai test per il Covid-19: “Il documento si sta scrivendo con i sindacati e il Ministero della Salute, ieri abbiamo avuto una riunione fino a tarda sera. Non li faranno solo i docenti di ruolo, ma anche i supplenti annuali”.
E ancora, sempre in materia di sicurezza sanitaria entra in gioco un’altra importante disposizione: “l’individuazione in tutte le scuole del medico competente che effettui il servizio di sorveglianza sanitaria”. Questo è stato infatti un altro dei punti inseriti nell’elenco delle richieste avanzate dalle parti sociali, finite al vaglio dei ministeri di Istruzione e Salute, e del Comitato Tecnico Scientifico.
Mascherine obbligatorie a scuola
“È obbligatorio per chiunque entri negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e l’utilizzo di DPI (mascherine)”, si legge nella bozza dell’accordo tra Miur e sindacati. Bozza che poi prosegue: “Oltre alle disposizioni emanate dall’OMS e dal Ministero della Salute in considerazione delle diverse realtà scolastiche (asilo nido, scuola materna, scuole di primo e secondo grado), sarà necessaria la predisposizione di specifici regolamenti a cura del Dirigente scolastico. Il Dirigente scolastico deve indicare con comunicazione ufficiale il posto dove dismettere i dispositivi di protezione individuale non più utilizzabili, che dovranno essere smaltiti secondo le modalità previste dalla normativa vigente”.
La minsitra Azzolina sulla ripartenza scolastica
Nella giornata di oggi, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha partecipato al tavolo regionale per la ripresa a settembre, tenutosi a Firenze presso l’Ufficio scolastico regionale della Toscana. In merito ai lavori sulla ripartenza scolastica, dunque, la mistra ha spiegato: “C’è stato un lavoro enorme che gli enti locali hanno fatto sugli spazi: mio compito sarà dare ovviamente più organico alla Toscana, così come anche alle altre regioni che lo hanno chiesto”.
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“Dopo anni e anni di tagli alla scuola, dove i problemi di edilizia scolastica c’erano da prima”, la situazione d’emergenza provocata dal coronavirus non ha fatto altro che acuire una situazione già precaria. Però, all’emergenza il Miur sta cercando di dare una risposta forte e concreta, tanto che Azzolina ha poi sottolineato: “Nel momento in cui si stabilisce con il comitato tecnico-scientifico che deve essere mantenuto un metro di distanziamento, noi a quel metro di distanziamento dovevamo dare una risposta, con spazi nuovi, facendo degli interventi di edilizia scolastica leggera all’interno degli spazi scolastici che già abbiamo, e in più l’organico”. Queste, dunque, sono “le risposte che noi stiamo dando alle famiglie e ai nostri studenti alle nostre studentesse per ripartire il 14 di settembre”.