Le opposizioni sono pronte a presentare una mozione di sfiducia. L’avvocato di Fontana, Jacopo Pensa andrà a parlare in settimana con i magistrati.
Attilio Fontana ancora nella bufera per il caso riguardante la fornitura di camici da parte del cognato, per la Regione, nel periodo di emergenza covid e in merito al bonifico mancato da 250mila euro. Risulta essere indagato per “frode in pubbliche forniture”, domani ci sarà da parte sua l’intervento al Consiglio regionale della Lombardia, le opposizioni si dicono pronte a presentare in caso una mozione di sfiducia. Jacopo Pansa, avvocato di Attilio Fontana, in settimana si incontrerà con i magistrati per comprendere la posizione esatta del suo assistito. Per il momento ha dichiarato “Che vadano a vedere tutto quello che vogliono. Noi siamo tranquilli. È una eredità, scudata, regolarizzata, tracciabile e assolutamente ufficiale”, è la spiegazione di Pensa in merito alla situazione degli oltre 5,3 milioni comparsi nell’indagine, che il governatore ha ereditato dalla madre. Il legale ha anche detto che al momento Fontana non è stato convocato dalla Procura e non ha intenzione di farsi sentire.
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“Ho voluto partecipare alla donazione”
Il governatore non ha nessuna intenzione di dimettersi. Ieri sera, in una replica sui social, ha dichiarato che “nelle dichiarazioni richieste dalle norme sulla trasparenza sono riportati nel dettaglio i miei patrimoni, non vi è nulla di nascosto e non vi è nulla su cui basare falsi scoop mediatici”. E che l’idea del bonifico è nata ”’quando è saltata fuori questa storia e ho visto che mio cognato faceva questa donazione. Ho voluto partecipare anch’io. Fare anch’ io una donazione. Mi sembrava il dovere di ogni lombardo”. E sul conto svizzero ha dichiarato: “non c’è niente di illecito in quel conto, sono capitali denunciati e scudati, un eredità di mia madre. Non vedo di cosa dovrei vergognarmi”.
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“Questa giunta non può andare avanti”
La pensa diversamente Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo economico, che ha dichiarato “C’è un chiaro problema di opportunità, e la gestione ex post del proprio caso da parte del governatore mi colpisce molto. Come ho detto, questa giunta non può andare avanti”. Ed è per questo che secondo Massimo De Rosa, capogruppo M5S Lombardia: “Serve un atto politico coraggioso per la storia che stiamo andando a costruire, siamo pronti a chiedere la sfiducia del presidente Fontana e chiediamo alle altre forze d’opposizione di sostenere la nostra richiesta”.