Mercato della compravendita immobiliare ancora in forte calo. Le previsioni degli istituti stimano un calo intorno al 18%. Milano stabile. Gli esperti avvisano: “Le banche vorranno più sicurezze”. Ecco cosa sta succedendo…
Secondo il secondo osservatorio del 2020, redatto da Nomisma e presentato a Milano lo scorso 23 luglio, il mercato immobiliare sta vivendo fasi molto negative anche se non drammatiche. Nonostante le previsioni delle istituzioni fossero già negative -formulate a marzo, inizio lockdown – quelle stabilite in queste settimane sono ancora più in picchiata. A marzo le previsioni sul calo del PIL si aggiravano intorno al 9%, oggi si attestano al 12%
Secondo le stime dell’istituto romagnolo, l’anno in corso dovrebbe concludersi con una media di circa 500 mila operazioni di compravendita (il gap previsto è tra le 471 e le 518 mila), di fatto un calo del 18 % delle operazioni rispetto all’anno precedente.
Nel primo trimestre, a causa del blocco imposto dall’emergenza virus di marzo, i rogiti sono diminuito del 15,5%. Nel secondo trimestre le stime si aggirano intorno al 40%. Si conta in un recupero da parte di tutte quelle transazioni che per la fine dell’anno saranno concluse.
Il 2021 si apre con un altro calo previsto delle compravendite ma di entità minore.
Prezzi delle case in discesa
E’ una perdita ma non in picchiata quella del valore degli immobili, intorno al 10% nelle grandi città. L’abbassamento dei prezzi non sarà immediato a causa di una “resilienza” da parte della proprietà: oggi vende solo chi ha un bisogno immediato. C’è inoltre da considerare l’attesa della deflazione: non comprare oggi per un prezzo più basso domani.
Calo dei prezzi a Roma più che a Milano
Sempre dalle stime riportate dall’istituto bolognese per la fine dell’anno si dovrebbe avere nelle grandi città un calo intorno al 2,6%, anche se nel dettaglio la percentuale varie, anche di moto, da città in città. L’unica che dovrebbe registrare un tasso quasi pari a quello dl 2019 è Milano, mentre Roma dovrebbe registrare un calo dei prezzi fino a tre punti percentuale.
Investire sulla casa oggi
La domanda sulle case da investimento, per il momento, sembra destinata a calare ma l’amministratore delegato di Nomisma, Luca Dondi dall’Orologio, pone l’accento su un problema che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi: “Le erogazioni – ha sottolineato- sono destinate a diminuire perché le banche selezioneranno ancor più di oggi i clienti a seconda della loro potenzialità di sostenere il peso delle rate. Non ci aspettiamo una minor richiesta di mutui, ma un maggior numero di istruttorie con esito negativo”. (Continua)
Il mercato degli investimenti “core” (ovvero edifici acquistati da investitori istituzionali) soffrirà a causa del calo netto della domanda da parte di investitori stranieri. Un calo destinato a crescere se l’Italia non continuerà ad essere visto, a causa dell’emergenza, come un mercato in forte calo di valore.
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