Scuola, i presidi alla ministra Azzolina: necessari 2,5 milioni di banchi singoli

L’inizio delle lezioni a settembre si fa sempre più vicino e i presidi iniziano a fare i conti, letteralmente, con le dimensioni che le misure predisposte dal Governo dovranno assumere. Per quanto riguarda i banchi monoposto, i numeri sono chiari: serviranno 2.540.236 banchi. 

scuola banchi

Si avvicina la riapertura delle aule a settembre, così come si avvicina la necessità di organizzarsi, di ponderare numeri e strategie per evitare un crollo del sistema scuola. Per questo i presidi iniziano a fare i conti, e rispondono al ministero dell’Istruzione: a settembre saranno necessari più di due milioni e mezzo di banchi singoli (2.540.236). Il conteggio arriva, tra l’altro, in base alle informazioni fornite da 8.088 dirigenti scolastici. Ma sono 300 gli istituti che ancora non sono stati interpellati. Al momento, infatti, il ministero è all’opera per raccogliere anche il loro avviso, per comprendere se dispongono già di banchi monoposto o se, semplicemente, non si sono premurati di aderire al bando Arcuri. Eppure i banchetti monoposto a settembre saranno necessari, e a specificarlo è stato lo stesso Comitato scientifico. Anzi, saranno più che necessari: diventeranno obbligatori.

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Il bando Arcuri e il bisogno di fare in fretta

Scuola

A questo quadro si aggiunge la polemica sui cosiddetti banchi-sedia, le nuove sedute ergonomiche che la ministra Lucia Azzolina aveva sostenuto per la ripresa dell’anno scolastico a settembre. Stando ai primi dati, il numero di richieste per ottenere i banchi-sedia si attesterebbero a 440mila alunni, circa il 17% del totale, un numero ben inferiore alle aspettative del ministero. Poi un’ulteriore polemica, che ha riguardato le tempistiche di emissione del bando. Il bando, infatti, sarebbe stato indetto prima dell’arrivo di cifre precise sulla quantità di banchi e sedie necessari. Proprio per questo nella gara appare un numero indicativo: un massimo di 3 milioni di banchi, di cui fino a 1,5 milioni di banchi monouso tradizionali e fino a 1,5 milioni di banchi di tipo più innovativo. A spiegare il perché di una gestione del genere, un motivo fondamentale: la fretta. Se il ministero avesse dovuto attendere dati ufficiali forniti dalle scuole, molto probabilmente non sarebbe riuscito ad ottenere i banchi per settembre. Il bando, infatti, scadrà a fine luglio. A quel punto le società vincitrici dovranno consegnare 2,5 milioni di banchi entro la fine del prossimo mese, agosto.

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Una missione che in molti ritengono impossibile. A confermarlo è Assufficio di FederlegnoArredo e Assodidattica, che vede tra gli aderenti circa produttori e distributori dell’arresto scolastico. Le tempistiche messe a disposizione dei produttori sono insufficienti “perché un acquisto centralizzato di 3,7 milioni di pezzi tra banchi monoposto e sedute, è pari ad oltre la produzione di 5 anni di tutte le aziende nazionali certificate per fornire arredamento alla pubblica amministrazione. Ma non solo, il bando prevede la sottoscrizione del contratto entro il 7 agosto e la consegna nelle scuole (ovunque sul territorio nazionale) entro il 31 agosto. In pratica significa che dal 7 al 31 agosto, cioè in 23 giorni compresi tutti i festivi, dovrebbe essere concentrata la produzione di 5 anni”.

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Intanto prova a fare chiarezza il sottosegretario all’Istruzione Peppe De Cristofaro, che afferma: “Ogni scuola può scegliere tra un banco che ha caratteristiche più tradizionali  e un banco con caratteristiche più innovative. Sarà una libera  decisione di ciascuna scuola, perché il ministero non intende  imporre a nessuno un modello di banco”. A calmare le acque arriva anche il commento del commissario Arcuri, che sottolinea come grazie a consorzi e collaborazioni europee si possano sostenere gli standard di produttività predisposti: “Non è questo il momento di fare polemiche o alimentare divisioni: l’apertura delle scuole in sicurezza è un obiettivo fondamentale per l’intero paese”. A proposito dei banchi monoposto lo staff di Arcuri sottolinea: “La gara pubblica europea per l’acquisto dei banchi è stata bandita su richiesta del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla base del fabbisogno stimato per a garantire la riapertura delle scuole in sicurezza. Insieme alla somministrazione dei test seriologici, alla dotazione gratuita di dispositivi di protezione individuale e di gel igienizzante, il distanziamento è, in questa fase, condizione essenziale per la tutela della salute”.

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