Giudici di MasterChef Italia - Fonte: Facebook
Tra gli chef più apprezzati e conosciuti, ecco quanto dichiarato da uno dei giudici di Masterchef Italia nel corso di una recente intervista.
Nel corso di un’intervista rilasciata nel podcast di Fedez e Luis, in diretta radiofonica a Muschio Selvaggio, Bruno Barbieri ha raccontato come ha vissuto la quarantena. Costretto a rimanere a casa, al fine di rispettare le direttive volte a contrastare la diffusione del virus, Barbieri ha rivelato di essersi sfogato sul cibo, mettendo su qualche chilo. A tal proposito ha confessato: “Non riuscivo nemmeno più ad allacciarmi le scarpe“. Nonostante ciò lo chef è comunque riuscito a ritrovare nel giro di poche settimane la forma fisica perduta.
A proposito di Coronavirus, nel corso di un’intervista rilasciata lo scorso aprile a La Repubblica, Bruno Barbieri ha affermato: “Vorrei che tutta questa storia fosse come una bella nevicata, tutto si ferma per un po’ ma sai per certo che durerà poco ed attendi con ansia che torni a splendere il sole per assaporare nuovamente il suo tepore. Più che un messaggio, racchiuderei tutti i miei pensieri un’unica parola: ottimismo. D’ora in avanti, a mio avviso, è obbligatorio utilizzare questo splendido vocabolo, essere positivi oggi porta male. È l’unico modo per uscire da questa situazione ed affrontare i tempi che verranno. Ottimismo dunque”.
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In merito al futuro della ristorazione in seguito al Covid-19 ha affermato: “Immagino un futuro sempre in chiave ottimistica. Non cambierà il modo di fare ristorazione ma credo che cambierà il modo di affrontare la vita e di approcciarsi allo stare insieme a tavola. Certo, abbiamo bisogno di concretezze ed al momento trovo superfluo fare pronostici, tutto è prematuro. Credo che ci sia molto da lavorare e da ricostruire ma nulla potrà mai cambiare o cancellare quello che siamo, le nostre storie, le nostre idee e le nostre tradizioni millenarie. Immagino una ristorazione dove nulla sarà stravolto e, seppur nei primi tempi vi saranno delle regole da rispettare, l’entusiasmo e la voglia di rimetterci in gioco saranno sicuramente più forti e susciteranno in noi la voglia di riportare in auge le meraviglie che ci contraddistinguono nel mondo. In fondo noi italiani abbiamo la creatività nel DNA ed è questo, paradossalmente, il nostro futuro”.
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