Sgominata dalla polizia postale una rete di pedofili tutta italiana

Perquisizioni personali, informatiche e sequestri sono stati compiuti in 12 Regioni. Lʼindagine “Pay to see” è partita da una segnalazione di due genitori.

sventata rete di pedofili italiana

E’ stata sgominata dalla Polizia Postale una presunta rete di pedofili italiani che su una nota piattaforma di messaggistica scambiava materiale pedopornografico. L’indagine, dell’operazione “Pay to see”, è nata da una segnalazione di due genitori insospettiti dall’uso intenso di alcuni social da parte della figlia, ed ha portato alla luce una vera e propria rete di vendita on line di immagini e video pedopornografici, auto prodotti da alcuni adolescenti in cambio di denaro, con tanto di listino prezzi per ogni prestazione richiesta. Oltre 100 investigatori del Centro Nazionale di protezione dei minori del Servizio Polizia Postale di Roma e della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari e Foggia, hanno eseguito perquisizioni personali, informatiche e sequestri in 12 regioni e 17 province volte al contrasto della pedopornografia online, con il coordinamento delle Procure della Repubblica presso il Tribunale e per i Minorenni di Bari.

Purtroppo, la pornografia ai danni dei minori under 18 viaggia su internet da parecchio tempo, anche grazie a queste piattaforme di messaggistica che facilitano la fruibilità del materiale incriminato. Era il 4 luglio scorso quando un gruppo investigatori italiani, coordinati dalla pm Barbara Badellino, hanno lavorato con il National Child Exploitation Coordination Centre della polizia canadese che, analizzando i flussi internet internazionali, aveva scoperto contatti e scambi di materiale tra pedofili italiani e nordamericani. Dalle indagini è emerso che gli utenti sarebbero impiegati, piccoli imprenditori, studenti, disoccupati di età compresa tra i 19 ai 55 anni.

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