Il piccolo principe George, figlio di William e Kate, oggi compie 7 anni: per lui festa in giardino, compagni a distanza e giocattoli complicatissimi.
Colui che un giorno diventerà Re d’Inghilterra, oggi compie 7 anni e festeggerà il suo compleanno come ogni altro ragazzino di questo mondo. Il piccolo George di Cambridge infatti, dovrà “accontentarsi” di una festicciola in giardino con la compagnia virtuale dei suoi compagni di scuola che gli daranno gli auguri a distanza.
Del resto in tempi di pandemia da Coronavirus la famiglia reale britannica non può che dare il buon esempio e così come è accaduto a sua sorella Charlotte, che ha compiuto 5 anni lo scorso maggio e al fratellino Louis, 2 anni ad aprile, George dovrà accontentarsi.
Il primogenito dei duca di Cambridge è già “istruito” alla vita di corte, ricevendo piccole lezioni sia da parte dei genitori che dagli assistenti. Ma solo da quelli che gli sono simpatici. Tuttavia per lui, al contrario del padre e del nonno Carlo, l’anno prossimo non è previsto il collegio. Scelta presa dai genitori, molto moderni, che per tutelare il benessere psicologico del figlio, hanno deciso di rompere la tradizione.
Allo stesso tempo però non sono intenzionati a rompere la tradizione avviata dalla sua defunta nonna Diana. Secondo quanto rivelato dalla sua madrina Julia Samuel infatti, il festeggiato si divertirà con dei giocattoli complicatissimi che gli verranno regalati apposta, nel giorno del suo compleanno.
“George riceve lo stesso tipo di giochi impossibili che Diana ci regalava” ha rivelato la Samuel in un’intervista concessa a un podcast inglese. “Sono tutti molto rumorosi e richiedono giorni per l’assemblaggio”. William ne farebbe volentieri a meno anche perché si stressa per giorni nel cercare di assemblarli, ma l’impertinente George non fa che ridere dei suoi tentativi.”
Per il compleanno di George la famiglia si riunirà in campagna per un pic nic e giochi in giardino: il luogo ideale per il vivace “Rascal”, così come l’hanno soprannominato a corte, che in italiano vuol dire birbantello.
George infatti è un bambino che non sta mai fermo e giocherebbe sempre a calcio.
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