Trattative a Bruxelles:” Davanti alla crisi l’Europa c’è e batte un colpo storico”, così commenta Matteo Renzi dopo la chiusura della trattativa sul Recovery Found.
È finalmente stato chiuso l’accordo sul Recovery Fund: i leader europei impegnati in duri negoziati da venerdì scorso, alle 5,32 del mattino, dopo l’ennesima notte di trattative, con gli occhi cerchiati dalla stanchezza approvano per acclamazione e applauso finale il testo di un vertice fino all’ultimo combattuto. L’occasione è arrivata a un passo dal fallimento ed è poi stata risolta sul filo di lana nell’ennesimo incontro sulle riforme tra Conte e Rutte, guidati da Merkel e Macron.
Il piano straordinario da 750 miliardi per salvare i paesi più colpiti dal Covid dal tracollo finanziario, vedrà finalmente la luce. I Soldi saranno reperiti da Bruxelles tramite gli Eurobond. E’ un passo storico per l’Unione Europea, che cambia le politiche economiche del continente al termine di un drammatico summit. Entrati nel quinto giorno di trattative, supera per lunghezza il record di quattro giorni e quattro notti di colloqui del vertice di Nizza del 2000. Finalmente l’accordo è stato trovato.
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Matteo Renzi: “Lavoro non sussidi”
“Chiuso l’accordo a Bruxelles. Un ottimo risultato per l’Italia, un capolavoro politico per l’Europa. Davanti alla crisi l’Europa c’è e batte un colpo storico. Oggi perdono i sovranisti: l’accordo di Bruxelles dimostra che un governo europeista fa bene all’Italia”. Lo scrive in un post su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi. L’idea dovrà essere quella di distribuire questi soldi nel modo più equo possibile. Concentrarsi sul problema lavoro e sulle infrastrutture ed evitare di finanziare l’assistenzialismo. “Adesso spendiamo bene questi soldi” del Recovery fund: “lavoro, non sussidi. Crescita, non assistenzialismo. Infrastrutture, non ideologia”. Continua il leader di Italia viva Matteo Renzi, commentando l’accordo raggiunto in Europa.