Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio con cui ha accolto lo scorso 9 luglio gli scrittori de La Civiltà Cattolica ha affermato: “La pandemia sta dimostrando a tutti che, nel mondo, siamo legati da una sorte comune, e che abbiamo dei pericoli comuni“.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha commentato l’attuale situazione di crisi, nazionale e internazionale, legata all’emergenza coronavirus. Lo ha fatto nel messaggio con cui, lo scorso 9 luglio, ha accolto gli scrittori della Civiltà Cattolica. Nel messaggio ha sottolineato l’importanza di una presa di coscienza: siamo tutti afflitti da uno stesso male e legati a una sorte comune. Questo sentimento dovrebbe trasformarsi in collante in grado di far sorgere un nuovo sentimento comunitario: “La pandemia sta dimostrando a tutti che, nel mondo, siamo legati da una sorte comune, e che abbiamo dei pericoli comuni. Questa considerazione dovrebbe attribuire un sapore di futilità, che risulta tuttora difficile superare e abbandonare, ai motivi di contrasto che invece affannano il mondo“. Proprio per questo bisogna ripensare ogni cosa, cambiare prospettiva, e trasformare l’unità nata da esigenze economiche in qualcosa di diverso: “C’è una profonda differenza tra globalizzazione e universalità. La globalizzazione indica una condizione in cui il confronto nel mondo avviene sul terreno dei rapporti di forza: politica, economica, militare, eccetera. L’universalità va invece nel senso della comunanza di destino e di condizioni”. Ma per riuscirci, è necessaria innanzitutto una nuova riflessione di tipo culturale e civile: “Per realizzare (l’universalità, ndr) e viverla, occorre riuscire a far riflettere, a far comprendere, ad avere capacità di discernimento. E, a questo riguardo, quello che fa La Civiltà Cattolica, proponendo su tanti piani, e ormai su tanti fronti culturali e internazionali, strumenti per riflettere e approfondire, è particolarmente prezioso”.
E proprio a proposito di sentimento comunitario, arriva il commento di Mattarella anche riguardo l’accordo raggiunto a Bruxelles. Il presidente della Repubblica ha incontrato questa mattina il premier Giuseppe Conte di ritorno dal summit Ue. Sembra contento Mattarella, che avrebbe espresso la sua soddisfazione per i traguardi raggiunti dall’Italia durante il Consiglio europeo. Ma il raggiungimento di un buon risultato non deve rallegrare solo gli italiani. E’ tutta l’Europa ad aver fatto un primo passo decisivo per evitare il collasso, per collaborare con lo scopo di fronteggiare una crisi che, ormai è evidente, riguarda tutti. Insomma, il risultato portato a casa “rafforza il ruolo dell’Unione” e contribuisce alla creazione di “condizioni proficue, affinché l’Italia possa predisporre rapidamente un concreto ed efficace programma di interventi”. Poi, stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il presidente della Repubblica Mattarella avrebbe richiesto la massima attenzione in questo momento decisivo: ora per l’Italia è venuto il momento di dimostrare la propria serietà e competenza nella gestione della crisi, attraverso misure concrete e rapide.
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