Condannata dal Tribunale al carcere dopo essere stata registrata come molestatrice sessuale, per aver cercato di adescare uno dei suoi alunni.
“Volevo mandare le foto a mio marito”: è questa la spiegazione improbabile che ha riportato alla polizia Ramsey Bearse dopo essere stata accusata di aver cercato di sedurre un suo alunno di soli 15 anni. Condannata al Tribunale a due anni di carcere e a dieci anni di libertà vigilata dopo essere stata registrata come molestatrice sessuale, per aver inviato delle foto a luci rosse a un suo alunno minorenne quando lavorava come insegnante. I genitori del ragazzo hanno intercettato le conversazioni fiume che i due si spedivano e hanno immediatamente dato l’allarme. L’insegnante lavorava nella scuola media a Cross Lanes, in West Virginia. Da sempre avvenente come donna, da ragazza aveva anche vinto il titolo di Miss Kentucky. La donna ha iniziato a scriversi con regolarità con un suo alunno di 15 anni al quale avrebbe anche inviato almeno 5 foto di lei nuda in atteggiamenti provocanti.
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La storia è potuta emergere grazie ai genitori del giovane che hanno subito sporto denuncia. Le indagini, come riporta la stampa locale, hanno confermato che ad inviare le foto al minore era stata la professoressa che aveva anche diverse foto che la ritraevano in atti sessuali con minori. Ci sarebbero dunque stati dei precedenti su cui la polizia ha ritenuto opportuno indagare. Inizialmente la donna ha negato, dicendo che le foto erano per suo marito e spiegando di aver continuato ad inviargliele perché minacciata. Poi ha confessato di averlo fatto intenzionalmente e si è rimessa alla clemenza del giudice che ha comunque deciso di punirla per le sue azioni. In Italia recentemente aveva fatto discutere la storia di un ragazzo di Prato diventato padre molto giovane dopo aver avuto una relazione con la sua insegnante. Il rapporto amoroso sbocciò durante le ore di ripetizioni che la donna impartiva al ragazzino e da cui è nato un bambino nell’agosto del 2018. La 32enne è a processo per violenza sessuale su minore e violenza sessuale per induzione insieme al marito, suo coetaneo, accusato di alterazione di stato civile per aver riconosciuto un figlio che sapeva non essere suo, come sostengono i pm Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli.