Debito pubblico oltre quota 100 miliardi per Ferragosto - foto di repertorio
Dopo il nuovo record di debito pubblico raggiunto a maggio, il nostro Paese rischia di raggiungere oltre 100 miliardi di quota per Ferragosto.
Il nostro Paese ha registrato un nuovo record di debito pubblico a maggio, motivo per il quale la diffidenza dei “frugali” ha reso ancora più complicato il negoziato – terminato nelle scorse ore – sul Recovery Fund. L’alto debito pubblico italiano è in effetti un campanello di forte preoccupazione, e non soltanto per l’Europa. Alla fine dello scorso anno (in periodo pre-Covid) questo si attestava al 135% del Pil, e valeva circa 2.410 miliardi di euro. Ma la crisi pericolosa provocata dalla pandemia farà probabilmente esplodere il debito tra il 160% e il 170% alla fine del 2020.
I dati sono stati diffusi da Bankitalia, e mostrano come a maggio il debito pubblico è volato a 2.507,6 miliardi, registrando un nuovo massimo storico. L’aumento è pari a 40,5 miliardi rispetto al mese di aprile, quando ancora se ne contavano 2.467 di miliardi. Ma a maggio l’incremento è salito a 175,7 miliardi, e la linea di debito pare essere destinata ad appesantirsi ulteriormente, anche per via degli aiuti Sure da 20 miliardi che dovranno sostenere il peso degli ammortizzatori e che rimangono legati al Mes.
Come viene riportato dal Sole 24 Ore, c’è poi da considerare l’impatto sul deficit della manovra estiva, che viaggia intorno ai 20 miliardi di euro. E nel mentre si attende la legge di bilancio autunnale, la massa di indebitamento accumulato dall’Italia per fronteggiare l’emergenza coronavirus “già a Ferragosto rischia dunque di avvicinarsi, se non addirittura superare, i 100 miliardi”. Una massa sulla quale pensano anche le misure che quest’anno gravano 179,5 miliardi sul saldo netto da finanziare, e che hanno assorbito più di 75 miliardi di disavanzo.
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“Un’inondazione di deficit che ha finito per rompere gli argini della spesa pubblica”, spiegano i giornalisti. Una spesa pubblica che, secondo i calcoli dell’Ufficio parlamentare di bilancio, è lievitata di circa 70 miliardi anche a causa della spinta di 55 miliardi di uscite correnti, e dai 15 miliardi “in conto capitale”. E se per adesso si parla di 70 miliardi, con la manovra estiva e quella autunnale la spesa non potrà fare altro che crescere ancora.
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