Coronavirus, l’unica piazza in Italia con la mascherina all’aperto è Capri

Fine settimana di assembramenti fuori controllo. L’ordinanza del sindaco Marino Lembo, riguardante la zona dei locali notturni, è pronta.

Capri coronavirus, l'unica piazza in italia con le mascherine all'aperto ordinanza sindaco Lembo

Il fine settimana a Capri ha visto come protagonista gli assembramenti fuori controllo. In Piazzetta, in via Camerelle, o nelle stradine meno famose, da sabato prossimi chi vorrà passeggiare o frequentare i locali di quella zona, dovrà farlo indossando la mascherina. Succede a Capri come a Trastevere a Roma, o lungo i Navigli a Milano o nei vicoli di Chiaia a Napoli. In una Capri fatta di mare, di giri in barca e di pomeriggi in piscina, quando arriva la sera le attività principali sono gli aperitivi, i drink con gli amici, il divertimento. Non c’è crisi di presenze, continuano a muoversi i pendolari e i vacanzieri che possono permettersi l’isola, non hanno avuto sicuramente problemi di crisi post Covid. C’è un dettaglio che contraddistingue tutto il popolo caprese: l’assenza della mascherina.

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Mascherine anche all’esterno, l’ordinanza

È stato dunque necessario l’intervento del sindaco Marino Lembo «L’ordinanza è pronta — ha spiegato — verrà emessa domattina (oggi, ndr) e mi auguro davvero che sia rispettata perché mantenere un certo comportamento significa avere a cuore Capri». Lembo impone l’uso delle mascherine anche all’esterno (in Campania è già in vigore l’ordinanza che le rende obbligatorie nei luoghi pubblici al chiuso e in strada quando non si può rispettare il distanziamento) in tutto il centro di Capri tra le 18 e le 4 del giorno successivo. «Non posso fare altrimenti. Io sono il massino responsabile della sanità nel mio Comune, e questa è certamente una questione sanitaria. Siamo riusciti a non avere nessun caso di Covid nei giorni più difficili della pandemia e non vogliamo certamente rischiare di ritrovarci qualche positivo in casa proprio adesso che la stagione turistica è entrata nel pieno».

Una mascherina come oggetto di culto

Il sindaco sta perfino meditando di far stampare delle mascherine marchiate con il brand dell’isola da fornire ai turisti. Un’idea di marketing che possa trasformare la mascherina in un oggetto di culto. È comunque sicuramente più importante e urgente al momento l’ordinanza che in realtà era attesa già ieri, ma che è slittata perché la definizione dei dettagli ha richiesto più tempo di quanto lo stesso sindaco immaginasse. «L’idea iniziale era di dividere sia le zone che gli orari, imponendo l’uso della mascherina all’ora dell’aperitivo in Piazzetta e durante la notte dove ci sono i locali. Ma alla fine abbiamo valutato che questo avrebbe potuto non far funzionare le cose al meglio, e abbiamo scelto un’unica fascia oraria per l’intera area del centro. Chiedo a tutti un piccolo sacrificio per il bene comune».

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