La camaleontica e versatile attrice Tilda Swinton riceverà il Leone d’oro alla carriera durante la 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 2 settembre al 12 settembre 2020. Ecco i suoi migliori ruoli.
Scegliere solo cinque ruoli dalla sterminata e variegata filmografia di Tilda Swinton è impresa ardua. L’attrice riceverà il Leone d’oro alla carriera durante la 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in programma dal 2 settembre al 12 settembre 2020. Ecco quali film reputiamo emblematici del suo percorso unico ed inimitabile nel cinema.
Solo gli amanti sopravvivono
Adam (Tom Hiddleston) ed Eve (Tilda Swinton) sono amanti e vampiri nel film di Jim Jarmusch del 2013, già diventato un cult. Lui vive a Detroit in un quartiere degradato ed abbandonato in una vecchia casa dal giardino poco curato. Lei vive a Tangeri insieme ad un altro vampiro suo amico, Christopher Marlowe, con il quale si incontra periodicamente. I due vampiri hanno vissuto secoli di storia, conoscendo vari personaggi illustri in ogni campo dello scibile umano. Adam dedica ogni sua notte al componimento di musica underground nel suo appartamento, Eve invece dedica il suo tempo alla lettura di una vasta quantità di libri scritti nelle lingue più disparate.
…e ora parliamo di Kevin
Nel film del 2011 diretto da Lynne Ramsay, adattamento cinematografico del romanzo Dobbiamo parlare di Kevin di Lionel Shriver, Tilda Swinton interpreta Eva Khatchadourian, una donna armeno-americana che ha messo da parte tutte le sue ambizioni professionali per mettere al mondo un figlio, lasciando la città per vivere in provincia. Dalla nascita di Kevin la sua vita cambia radicalmente, ma tra madre e figlio nasce subito un rapporto conflittuale. Se con il padre Kevin si dimostra un bambino tranquillo e affabile, con la madre continua a piangere, passando dal provocatorio mutismo infantile fino alla ribellione adolescenziale.
Julia
Tilda Swinton nel film del 2008 diretto da Érick Zonca interpreta la donna da cui l’opera prende il nome. Presentato in concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino del 2008, il film è ispirato al fortunato Gloria – Una notte d’estate di John Cassavetes e tratta, tra l’altro, il problema dell’alcolismo, che lo stesso regista ha vissuto in prima persona e ha voluto stigmatizzare attraverso la propria arte. L’attrice interpreta una quarantenne con seri problemi di alcolismo. Ogni mattina Julia si sveglia in un luogo e con un partner diverso, senza ricordare nulla della sera precedente.
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Io sono l’amore
La ricca famiglia lombarda dei Recchi è guidata da Emma (Tilda Swinton) e Tancredi (Pippo Delbono), genitori di Elisabetta, Edoardo e Gianluca. Tra riti borghesi e convenzioni sociali, si consumano le storie dei vari membri della famiglia, alle prese con gli affari dell’azienda familiare e ruoli che la loro posizione gli impone. Il film, diretto da Luca Guadagnino, è stato scritto con la collaborazione di Ivan Cotroneo, Barbara Alberti e Walter Fasano.
I segreti del lago
Nel film del 2001 diretto da Scott McGehee e David Siegel, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs, Tilda Swinton interpreta Margaret Hall, tranquilla casalinga sposata ad un ufficiale di marina che, a causa del suo imbarco su una portaerei, trascorre molti mesi lontano da casa. Quando l’amante del suo primogenito omosessuale Beau muore accidentalmente cadendo dal pontile, dopo una lite con il ragazzo, la donna nasconde il corpo per proteggere suo figlio.