Lele Mora durante una lunga intervista a L’Arena svela i retroscena più bui e più difficili della sua vita, dal suicidio al rapporto con Fabrizio Corona.
La confessione dell’agente dei Vip
Anche se la depressione è solo un ricordo del passato per l’ex agente dei vip Lele Mora, il passato comunque gli riporta brutti ricordi. Come appartengono ormai al passato i suoi momenti d’oro, quando era il più grande punto di riferimento delle star italiane. La vita di Lele Mora infatti, ha subito un forte e drastico cambiamento, ed essendo lui volato così tanto in alto, la caduta è stata irrimediabilmente cruenta e dolorosa.
Lele Mora si racconta al L’ Arena quotidiano veronese, riportando alla luce quel periodo terribile in cui venne coinvolto e accusato nello scandalo che vede al suo centro la minorenne marocchina “Ruby”.
Lele Mora si racconta: ho tentato il suicidio
“Premesso che sono contrario a qualunque droga e che l’unica polvere bianca è quella sui mobili di casa, sono stato condannato per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione nel processo Ruby“
Esordisce Mora e poi aggiunge, rivelando alcuni retroscena dei giorni trascorsi rinchiuso in carcere:
“Passai 13 mesi di completo isolamento in un cubicolo nel carcere di Opera, controllato a vista, con 40 gradi d’estate, senza un ventilatore. Niente fornello per cucinare. Mangiavo solo tonno. Frutta e verdura dovevo tenerle al fresco nel lavandino in cui mi lavavo. La finestra con doppie sbarre era priva di vetri, per impedirmi atti autolesionistici. D’inverno la temperatura scendeva quasi a zero. Ottenni un piumone solo grazie al certificato dello psichiatra”.
Poi il blackout totale, che Mora non nasconde ma che descrive così:
“Tentai il suicidio sigillandomi naso e bocca con i cerotti che tenevano insieme l’abat-jour rotta. Mi risvegliai in infermeria. Ma non parliamone, è un ricordo terribile“
Il rapporto con Fabrizio Corona
Non si può parlare di Lele Mora senza fare una virata anche su Fabrizio Corona, altro personaggio discusso e controverso del panorama della televisione italiana. I due si sono conosciuti nel 1998 e il manager ha sempre dichiarato di considerarlo come un “figlio”.
“Gli ho insegnato tante cose belle, lui ha fatto tante cose brutte” Dice il 65enne veneto che sottolinea: “Molto furbo. Non intelligente, ma brillante”, aggiungendo: “Affetto da smania di protagonismo e bramosia di denaro”.
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E sul presunto “rapporto di coppia” tra lui e Fabrizio Corona, che li ha fatti ha catalogati come “amanti”, ha semplicemente chiosato:
“Mai detto. Gli ho voluto molto bene ( a Corona, ndr), lo consideravo un figlio adottivo. Quanto all’intimità, lo faccio a casa mia, a porte chiuse, non sui giornali.”