Nel 2020 le compravendite immobiliari sono calate del 29,2% rispetto al 2019. I prezzi calano di poco (-0,4%), ma gli esperti temono per il futuro.
Il 2020 non è stato fino ad ora un buon anno per il settore immobiliare. E come poteva essere altrimenti? Con l’interno Paese costretto al lockdown è evidente che la compravendita delle case non poteva decollare. Il danno era previsto. A quantificare le perdite del settore residenziale ci pensa un report dell’Ufficio studi di Scenari Immobiliari a Milano. L’analisi è stata proposta durante la presentazione del 28° Forum, atteso a Santa Margherita Ligure l’11 e il 12 settembre. Ecco nel dettaglio che cosa è emerso dalle ricerche degli esperti.
Il mercato immobiliare nel primo semestre 2020
Si parte subito con un imponete segno “meno” sul grafico delle compravendite. Rispetto al 2019 infatti gli scambi di beni immobiliari sono calati del 29,2%, dalle 325mila transizioni avvenute nel primo semestre dell’anno scorso alle 230mila di quest’anno.
La situazione però varia da città a città. A Roma, ad esempio, il calo di compravendite è stato più contenuto (-13,5%) e ha ora ripreso un ritmo quasi normale. Tutt’altro scenario invece a Milano, dove il calo del 16,1% sulle trattative immobiliari fa ancora sentire i suoi effetti. Infatti nel capoluogo lombardo c’è ancora molta lentezza nella vendita e nell’acquisto di case di seconda mano. E pensare che quello di Milano rimane uno dei mercati più dinamici del nostro Paese, dove il calo sulle compravendite immobiliari si è attestato intorno al 30%.
“La domanda immobiliare è cambiata durante la pandemia” – Spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, tracciando una previsione di ciò che aspetta il mercato residenziale nel prossimo futuro. “Molte famiglie sono preoccupate dall’evoluzione dell’economia e del mercato del lavoro. La parte salvabile della domanda, almeno mezzo milione di persone, ha ben chiarito il tipo di prodotto desiderato. Si cercano case con terrazzo o giardino. Si è disposti a vivere anche in un quartiere periferico pur di avere una stanza in più“.
I nuovi gusti degli acquirenti in materia immobiliare in fondo non stupiscono affatto: dopo il lockdown gli spazi nelle abitazioni diventano fondamentali, con particolare attenzione agli ambienti adatti per un eventuale ritorno allo smart-working.
Dunque ciò che delinea il report di Scenari Immobiliari è un mercato rimasto duramente colpito dalla crisi dovuta al Covid e che sta ora tentando di ripartire adattandosi alle nuove esigenze dei consumatori. Ma il 2020 è ancora lungo, come evolverà la situazione del mercato Immobiliare? A rispondere è ancora Mario Breglia, che afferma: le prospettive per il resto dell’anno “sono condizionate dalla situazione occupazionale e dalle misure di sostegno messe in atto dal governo. Un aggiornamento in questo senso ci sarà a settembre con l’Outlook 2021 che presenteremo a Santa Margherita sempre in apertura del Forum”.
Uno sguardo ai prezzi
Se sul versante compravendite il mercato immobiliare vacilla, dal lato dei prezzi la situazione non è affatto così catastrofica come ci si sarebbe potuti aspettare. Solo il comparto residenziale ha subito una flessione dei prezzi, registrano un leggero calo nelle quotazioni (-0,4%) rispetto al primo semestre 2019. Anche in questo caso il mercato di Roma è il più virtuoso: il calo si è fermato ad un modestissimo -0,1%.
A spiegare il motivo di questa situazione è Mario Breglia. “Il mercato del residenziale è composto da famiglie, che anche davanti a una crisi, non accettano di abbassare subito il prezzo del proprio bene che considerano di valore (a meno che non abbiano urgenza di vendere). Semmai allungano i tempi. Ecco perchè gli effetti eventuali di un calo più marcato dei prezzi potrà eventualmente vedersi tra sei mesi o anche tra un anno” – afferma il presidente di Scenari Immobiliari.