Sono partiti in 150 dal campeggio contro l’alta velocità cominciato ieri a Venaus. Sono stati allontanati dalla polizia con i lacrimogeni.
È successo poco prima di mezzanotte. Il gruppo di circa 150 manifestanti è partito dal campeggio di Venaus cominciato ieri nella località di Valsusa. Sono passati dal sentiero gallo – romano, nei boschi della Clarea, sul loro percorso si sono però trovati di fronte un cancello e lì i manifestanti hanno iniziato a lanciare sassi e bottiglie e battere contro la griglia. Sono stati dispersi dalle forze dell’ordine che sono intervenute con i lacrimogeni.
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Più o meno in contemporanea circa 25 manifestanti con il volto coperto, sono usciti dal presidio dei mulini per tentare di avvicinarsi alla zona di ampliamento. L’azione è stata contenuta in breve tempo, non più di una decina di minuti.
Sono per la maggior parte militanti del centro sociale di Torino Askatasuna e dell’ala più oltranzista degli oppositori all’alta velocità, una ventina di persone, quelle denunciate dalla Digos di Torino. In corso le indagini per identificare tutti i partecipanti. I No Tav hanno annunciato per oggi una manifestazione che nel pomeriggio partirà dal campo estivo di Giaglione, il primo evento che darà inizio a tre giorni di lotta.
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